E' già partita la produzione di
Mole Urbana, il quadriciclo elettrico del designer Umberto
Palermo. Lo stabilimento pilota è una fabbrica ex Stola, poi
Blutec, di Rivoli (Torino), in attesa della chiusura della
trattativa con il Mise per l'acquisto del ramo d'azienda
storico. "Il dialogo con i commissari Blutec va avanti,
auspichiamo che si chiuda entro metà marzo. Subito dopo
annunceremo in una conferenza stampa i dettagli del piano
industriale. Se l'esito del negoziato con il Mise non sarà
positivo andremo avanti comunque", spiega Palermo all'ANSA.
I dipendenti oggi sono 15, ma si potrebbe arrivare fino a 70
nel 2023 e anche oltre se l'andamento delle vendite sarà
positivo. Responsabile dello sviluppo del prodotto e del
processo è Massimo Mancin, che ha maturato esperienze in Indesit
e in Fiat, alla Snia e alla Sevel di Napoli. Per l'omologazione
della gamma del quadriciclo è stata scelta la società tedesca
Dekra.
Entro giugno dalla fabbrica pilota usciranno i primi 50
esemplari per i test, i collaudi e l'omologazione, mentre il
taglio del nastro della della produzione per la vendita è la
fine del 2022, crisi dei microchip permettendo. L'obiettivo di
Palermo, che per Mole Urbana ha già investito un milione e ne
prevede nel piano industriale altri 3, è arrivare a 5.000 unità
nel terzo anno di produzione, numero che potrebbe raddoppiare se
andranno in porto trattative in corso per il delivery. Un
progetto parallelo a Mole Urbana è quello dell'allestimento di
veicoli commerciali sulla base di un brevetto ideato da Palermo.
I componenti di Mole Urbana provengono dalla componentistica
marchigiana.
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