Con il decreto legge "Pnrr bis"
approvato ieri dal Consiglio dei Ministri viene disposto, tra
l'altro un incremento di 2,5 milioni di euro per gli oneri
derivanti dalla stabilizzazione di oltre 350 dipendenti pubblici
che operano negli uffici per la ricostruzione relativa al sisma
2016 nei Comuni nelle Province
e nelle Regioni coinvolte. "E' motivo di soddisfazione vedere
confermata l'attenzione del Governo nei confronti del vasto
territorio dell'Italia centrale ferito dal terremoto del
2016-2017" commenta il commissario straordinario alla
Ricostruzione, senatore Guido Castelli.
"Con la sollecitazione mia - continua Castelli - e dei
governatori regionali il provvedimento varato consente di dare
certezza al lavoro dei dipendenti pubblici che operano per la
ricostruzione nell'area del cratere. Le risorse garantiranno la
copertura di tutte le esigenze contrattuali dei dipendenti da
stabilizzare e consentiranno il riparto tra tutte le
amministrazioni di riferimento attraverso l'adozione di apposito
Dpcm. La competenza e la dedizione di questi operatori si è
rivelata preziosa per assicurare quel cambio di passo avvenuto
lo scorso anno nei percorsi di ricostruzione e rigenerazione
delle aree e delle comunità colpite dal sisma" aggiunge
Castelli.
"Si tratta di un totale di 359 dipendenti pubblici a tempo
determinato, che un anno fa, con il Dl 3/2023 sono stati ammessi
alla procedura e finalmente potranno vedere riconosciuto il
proprio diritto". "La continuità amministrativa è stata
garantita proprio da questa stabilizzazione del personale -
conclude il commissario Castelli - che ha consentito di
procedere senza interruzione negli iter amministrativi necessari
agli atti di ricostruzione e rigenerazione dei territori del
cratere. Si tratta di risorse essenziali per consentire la
regolare prosecuzione delle attività del più grande cantiere
d'Europa, con i suoi 8.000 chilometri quadrati di superficie che
coinvolge 138 Comuni e 4 Regioni dell'Italia centrale, muovendo
risorse complessive per circa 28 miliardi di euro".
In conclusione, il commissario Castelli annuncia che "con le
Regioni stiamo cercando di definire la modalità
per consentire la stabilizzazione anche a quei dipendenti degli
Usr che compiono il terzo anno di incarico a tempo determinato
nel corso del 2024. Siamo fiduciosi di trovare una modalità che
consenta di non rinunciare anche a queste preziose risorse
professionali". Nel dettaglio il personale stabilizzato è così
distribuito: 136 delle Regioni e 223 di Comuni e Province. Dal
punto di vista territoriale, in Abruzzo ci sono 79 unità (54 in
Comuni e Province, 25 in Regione), nel Lazio 42 (23 in Comuni e
Province, 19 in Regione), nelle Marche 204 (114 in Comuni e
Province, 90 in Regione)
e in Umbria 34 (32 in Comuni e Province, 2 in Regione).
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