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Rinasce a teatro la storia del generale Anders in Italia

Rinasce a teatro la storia del generale Anders in Italia

Eroe di Montecassino, aprì la via agli alleati per Liberazione

ROMA, 20 marzo 2024, 20:54

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Paolo Petroni) Si riscopre la grande figura del generale polacco Wladyslaw Anders, grazie a libri e all'arrivo, dal 21 marzo, anche in teatro (anteprima al Comunale di Sori - Genova - nel programma di Soriteatro 23/24), oltre che alla nomina di sua figlia Anna Maria Anders a ambasciatrice della Polonia in Italia. Anders è colui che, il 18 maggio 1944, sfondò a Montecassino la linea Gustav tedesca aprendo la strada agli alleati verso nord e con la sua armata, collaborando con i gruppi partigiani, liberò l'Abruzzo e le Marche, vinse la battaglia di Ancona, arrivò in Romagna e partecipò alla battaglia di Bologna.
    Una storia particolare la sua e così quella della sua armata.
    Partecipò alla prima guerra mondiale nell'esercito zarista e fu decorato. Nel '39, quando la Polonia fu invasa dai nazisti e dai sovietici, combatté contro questi ultimi e fu fatto prigioniero, rilasciato nel '41, quando la Germania iniziò la campagna di Russia, ebbe dal governo polacco in esilio a Londra l'incarico di formare, con gli ex prigionieri, un esercito per combattere i nazisti e lui, per sottrarsi all'influenza russa e alla ricerca di rifornimenti e tempo per organizzarsi, spostò i suoi uomini con decine di migliaia di civili in Persia, a Teheran e Esfahan.
    Nacque lì, e partì unendosi agli alleati per il Medio Oriente e poi l'Italia il Corpo d'armata polacco. Dopo la guerra cadde in disgrazia nella Polonia legata all'Urss e andò a vivere in esilio a Londra, dove morì il 12 maggio 1970 e venne seppellito, secondo la sua volontà, nel Cimitero militare polacco di Montecassino, a fianco dei suoi compagni caduti.
    La prima scoperta si è avuta attraverso le affascinanti memorie di Jòzef Czapski, 'La terra inumana', uscite in italiano un anno fa (Ed. Adelphi), il quale seguì le vicende dell'armata polacca di Anders, avendo avuto l'incarico di indagare su quindicimila prigionieri polacchi in Russia di cui non si aveva più alcuna notizia, giungendo in due anni alla terribile scoperta delle fosse di Katyn, dove erano stati tutti trucidati.
    Poi la scoperta che la figlia del generale è ora ambasciatrice della Polonia nel nostro paese ed è stata intervistata anche di recente da Aldo Cazzullo sulla storia di suo padre per il Corriere della Sera. È lei a ricordare che "al seguito dell'armata di Anders c'erano anche attori, pittori, scrittori come il giovane Herling" e sappiamo che in più occasioni costoro allestirono spettacoli.
    "A Baghdad l'8 maggio 1943 andava in scena la prima assoluta di un teatro che il Generale Anders chiama 'di servizio', perché sa che la resistenza passa attraverso la cultura - spiega il regista Maifredi -. Da allora, il Teatro Drammatico del Secondo Corpo d'Armata, diretto da una donna, la celebre attrice Jadwiga Domańska, si esibisce a Nazaret, Tel Aviv, in Egitto davanti alla Sfinge, Bari, Taranto, Senigallia, Gallipoli, Ancona, Matera, Faenza, Predappio, Ravenna, Forlì, Fermo, Recanati, Modena, Bologna. Un esercito pieno di scrittori, pittori, poeti e musicisti, accompagna la strana tournee internazionale, un caso unico nella storia del teatro".
    È ricordando tutto questo che il Teatro pubblico ligure, appunto su progetto e regia di Sergio Maifredi, con Massimiliano Cividati, hanno allestito 'Papaveri rossi', che racconta "il viaggio dalla Siberia all'Italia del Generale Anders, dei suoi soldati e della più grande compagnia teatrale itinerante della seconda guerra mondiale". Una storia vera dunque, dedicata a Feliks Konarski, che la notte della battaglia finale a Montecassino, sulle pendici della dell'Abbazia scrive 'Papaveri rossi a Montecassino', destinata a diventare la 'Bella ciao' polacca, la più popolare canzone di resistenza antinazista e antisovietica.
    Il lavoro, la cui prima idea risale al 2005, quando Maifredi, autore e regista, andò a lavorare in Polonia e scoprì questa vicenda, dopo l'anteprima del 21 marzo, debutta in prima nazionale il 27 marzo al Teatro Litta di Milano e l'11 novembre al Teatro Vittoria di Roma, giorno della Festa dell'Indipendenza polacca, in cui si commemora l'anniversario della Seconda Repubblica, 123 anni dopo la spartizione della nazione nel 1795 da parte di Russia, Prussia e Austria.
    Lo spettacolo è prodotto da Teatro Pubblico Ligure in occasione degli 80 anni dalla battaglia di Montecassino e coprodotto con l'Istituto Adam Mickiewicz di Varsavia, cofinanziato dal ministero della Cultura polacco, con il patrocinio dell'Ambasciata di Polonia a Roma e del Consolato Generale di Polonia in Milano e la collaborazione dell'Istituto Polacco di Roma.
   

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