Il presidente del Consiglio
regionale delle Marche Dino Latini richiama tutti i consiglieri
all'ordine per la ricomposizione delle Commissioni consiliari,
in particolare al principio che le vice presidenze debbono
andare alle opposizioni, "senza infingimenti" e dicendosi pronto
a "trarre le conseguenze" se il principio non verrà applicato.
La prima e la seconda Commissione si dovrebbero riunire
mercoledì prossimo, per eleggere presidente e vice presidente.
Elezioni rinviate a dopo il 29 maggio, a seguito del
'pasticciaccio' in terza Commissione (Governo del territorio),
dove a sorpresa era risultato eletto il consigliere Luca
Santarelli di Rinasci Marche, lista civica di sinistra, sempre
più allineato però sulle posizioni della maggioranza di
centrodestra, fino a federare il suo gruppo con Forza Italia e
fino a presentare una sua lista 'gemella' alle comunai di
Ancona, nella coalizione di centrodestra.
Latini, riconfermato all'unanimità durante la verifica di
metà mandato, ricorda il principio "fatto norma regolamentare"
della rappresentanza delle opposizioni e sollecita a porre
termine all'impasse che dura da circa due mesi, ad essere
"conseguenti con gli impegni pubblici presi" e a "dare
credibilità alle istituzioni e alla politica". "Verrebbe meno -
incalza Latini - il valore stesso della rappresentanza
democratica, che pur libera di essere espressa con il cambio di
schieramento di appartenenza politica, non può arrivare a essere
contemporaneamente espressione dell'una e della parte opposta".
Quindi - sottolinea - non si perda ulteriore tempo per la nomina
dei presidenti e vicepresidenti delle Commissioni ancora non
eletti". Il Consiglio deve discutere "di Piano Socio sanitario,
Urbanistica e delle altre proposte di legge". Secondo Latini
"sarebbe un vulnus irreparabile che l'attuale minoranza non
vedendosi garantire la sua rappresentanza nelle Commissioni, non
partecipasse ai relativi lavori o fosse limitata delle sue
prerogative. Se tale vulnus dovesse rimanere, credo che ciascuno
dovrebbe trarne le conseguenza. Io certamente" conclude.
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