Con lo slogan "Smash repression"
circa 1.500 persone hanno sfilato, cantando e ballando, per le
strade di Ancona per protestare contro il decreto anti rave e in
generale per affermare il diritto alle proprie soggettività e al
mondo in cui si intende vivere. Cinque i carri presenti, da cui
veniva musica a fortissimo volume: rap, global disco, reggae,
dub, techno. "Se non possiamo ballare non è la nostra
rivoluzione" un altro degli slogan rilanciati dai social dagli
organizzatori. La manifestazione si è svolta senza incidenti e
con una grande affluenza, nonostante la pioggia. Imponente, ma
discreto il dispositivo di sicurezza predisposto dalla questura
di Ancona.
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