(ANSA) - ANCONA, 17 AGO - Il presidente dell'Associazione
della Meridiana Odv, Roberto Zazzettti, vice presidente della
Consulta regionale per la disabilità, interviene in merito alla
scontistica applicata al trasporto pubblico locale dalla Regione
Marche per le persone con disabilità: la Regione, ha infatti,
rinnovato l'impegno in favore delle fasce di utenza socialmente
debole con oltre 4,2 milioni di euro di contributi per
l'acquisto di abbonamenti al Trasposto pubblico locale a tariffe
agevolate.
"Purtroppo le persone con disabilità fisica che hanno bisogno
della pedana e della pensilina adattata alla discesa della
stessa pedana, non possono usufruire di questa possibilità -
lamenta Zazzetti - poiché molti pullman non sono attrezzati, e
quelli che sono attrezzati nel loro percorso non hanno le
pensiline necessarie alla discesa della pedana, che ha bisogno
di un gradino di 10 cm per essere abbassata".
"Inoltre - sottolinea - c'è un'altra problematica per le
persone con disabilità fisica, che vogliono utilizzare il
treno, cioè che la maggior parte delle stazioni ferroviarie
della costa adriatica non sono accessibili agli stessi, poiché
il cronoprogramma delle opere per la messa a norma delle stesse
con un ascensore, non è iniziata da Rfi che è l'azienda preposta
alla gestione delle stazioni. Il cronoprogramma, prendendo il
caso di San Benedetto del Tronto, prevedeva l'inizio dei lavori
per il 2022".
Ulteriore problematica, aggiunge Zazzetti: "quando le persone
con disabilità fisica arrivano nelle stazioni, ci chiediamo come
fanno a raggiungere le spiagge o i paesi dove hanno prenotato le
loro vacanze, se non c'è un trasporto a chiamata Call center,
che permetta loro di raggiungere la loro metà?". Tornando alle
stazioni ferroviarie, il presidente di Meridiana "rimarca il
fatto che Trenitalia ha acquistato 20 nuove carrozze
completamente accessibili, che si fermano nelle stazioni che
hanno la presenza delle barriere architettoniche: è a dir poco
aberrante che Trenitalia si vanti dell'acquisto di queste nuove
carrozze ferroviarie, sapendo del problema dell'accessibilità
delle stazioni". Zazzetti ricorda i "principali obiettivi della
convenzione dell'Onu sui diritti delle persone con disabilità
cioè la piena inclusione, e la non discriminazione, non vengano
minimamente rispettati, lasciamo a voi la risposta".
Un ultima segnalazione evidenzia "la mancata applicazione
della legge 236 che prevede che le rampe di accesso ai
marciapiedi abbiano una pendenza massima dell'8%, e che si può
non si deve lasciare un gradino di 2,5 cm che per le persone con
disabilità in carrozzina sono un'ulteriore barriera da
affrontare per loro e per chi spinge la stessa". (ANSA).