La Guardia di Finanza di Menaggio
(Como) ha scoperto 31 lavoratori domestici (26 donne e 5
uomini), residenti nella zona del lago di Como, che non hanno
presentato le dichiarazioni dei redditi dal 2017 al 2022,
omettendo di sottoporre a tassazione un ammontare complessivo di
circa 2 milioni di euro. Alcuni di loro ricevevano stipendi di
rilievo lavorando in immobili di pregio. Tutti ora riceveranno
una sanzione amministrativa.
I controlli incrociati con l'Inps hanno permesso di stabilire
che tutte le persone individuate erano regolarmente assunte e
con contributi previdenziali correttamente versati dai datori di
lavoro, ma nessuno di loro ha presentato dichiarazione dei
redditi, pur superando le soglie di esenzione previste dalla
normativa (8.176 euro).
Nel rapporto di lavoro domestico, infatti, il datore di
lavoro è tenuto al versamento dei contributi previdenziali ma
non è sostituto d'imposta e quindi non ha l'obbligo di
trattenere l'Irpef, né le addizionali regionali e comunali.
Quindi, in generale, è il lavoratore domestico che, al
superamento delle soglie, deve provvedere alla presentazione
della dichiarazione dei redditi e al versamento delle imposte
dovute.
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