Sconfitta per 3-0 a tavolino e due
partite da giocare a porte chiuse. E' questa la sanzione
inflitta al Brescia dal giudice sportivo di serie B in relazione
agli incidenti avvenuti dentro e fuori lo stadio 'Rigamonti'
nella partita di ritorno dei playout con il Cosenza, l'1 giugno
scorso, gara sospesa nel finale. Il club lombardo è stato punito
per responsabilità oggettiva, anche in base al referto dei
collaboratori della Procura federale riguardante gli scontri tra
tifosi del Brescia e forze dell'ordine all'esterno
dell'impianto, che tra l'altro hanno obbligato gli ufficiali di
gara ed i componenti delle due società a rimanere nello stadio
fino a tarda notte.
Secondo il rapporto dell'arbitro, al 52' del secondo tempo -
subito dopo la rete del pareggio del Cosenza che condannava il
Brescia alla serie V - la gara è stata sospesa per il lancio in
campo di almeno dieci fumogeni e l'invasione da parte di alcuni
sostenitori del Brescia, che hanno costretto ufficiali di gara
ed calciatori a rientrare negli spogliatoi. Dopo circa 20/25
minuti, l'arbitro è rientrato in campo e, appreso dal
responsabile dell'ordine pubblico che non vi erano le condizioni
di sicurezza per riprendere, ha deciso di sospendere
definitivamente la gara, sul risultato di 1-1.
Il giudice ha anche squalificato per tre turni Fran Karacic
del Brescia e Michele Rigione del Cosenza, entrambi espulsi
perchè coinvolti in una lite nel tunnel degli spogliatoi. Un
turno di squalifica è stato invece inflitto Labojko del Brescia
e Voca del Cosenza, che erano diffidati.
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