(di Bianca Maria Manfredi)
Non hanno appassionato i ragazzi le
polemiche per la decisione della Scala di aprire la stagione il
7 dicembre con un titolo russo, Boris Godunov, nonostante la
guerra in corso con l'Ucraina, almeno non gli oltre duemila
under 30 che il 4 dicembre assistono all'anteprima giovani.
"All'inizio avevo un atteggiamento critico, poi ho ascoltato
la conferenza di presentazione e Chailly ha spiegato le sue
ragioni che condivido", dice Giacomo Quaglia che a 19 anni è
ormai un habitué delle anteprime della Scala dove quest'anno ha
portato anche la sorella maggiore. Insomma non si può censurare
"un'opera per la nazionalità del compositore o per la situazione
attuale". "Capisco le polemiche, però la cultura è cultura"
aggiunge Davide, studente di Economia 21enne arrivato da Torino
con due amici per provare l'esperienza della Scala. "Avevo visto
che c'era la possibilità di venire ed è un modo di avvicinare i
giovani a questo mondo" aggiunge.
Non solo sono andati subito sold out i circa duemila
biglietti per questa anteprima e per quella dello Schiaccianoci
che aprirà la stagione di balletto, ma "al momento sono mille
gli abbonamenti alla stagione under 30 - spiega il responsabile
marketing del teatro Lanfranco Li Cauli - e per la prima volta
abbiamo allargato le iniziative agli under 35, che potranno
vedere gli spettacoli da un palco a loro dedicato o partecipare
ai giovedì under 35 con prezzi agevolati, quasi del 50% di
sconto e cocktail".
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