"Non si può chiamare fatalità,
siamo al settimo morto sul lavoro nel Comasco". Così Umberto
Colombo, segretario generale della Cgil di Como, commenta
l'infortunio sul lavoro costato la vita oggi a un operaio di 40
anni a Colverde, rimasto sepolto in uno scavo.
"Solamente poco tempo fa - continua Colombo - siamo stati
ricevuti dal prefetto e abbiamo portato le nostre istanze
affinché non si ripetessero più morti sul lavoro in provincia.
Purtroppo, oggi, i fatti hanno mostrato come non sia più
procrastinabile un'azione seria sulla prevenzione, coinvolgendo
anche le associazioni datoriali. Questa piaga, con l'aiuto di
tutti, dev'essere debellata. Occorre una mobilitazione del
sindacato - conclude il segretario - per il rispetto delle leggi
sulla sicurezza".
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