Nel 2020, il tessuto economico
della provincia di Monza e Brianza si è dimostrato molto
reattivo e competitivo riaffermando la sua vocazione fortemente
manifatturiera, e nel 2021 il 79% delle imprese del territorio
prevede di chiudere l'anno sui livelli del 2019. È quanto emerge
dalla classifica 2021 del Top 500+ e dalla survey sulle
prospettive delle imprese di Monza e Brianza, entrambi
realizzati dal Centro Studi di Assolombarda.
Dopo il colpo inferto dalla pandemia, che ha portato nel 2020
a un calo della produzione industriale della provincia di Monza
e Brianza del -7,9%, il territorio ha "saputo reagire". La
ripartenza è stata immediata e nell'ultimo trimestre del 2020 il
livello di attività manifatturiera torna sopra al +0,1% rispetto
allo stesso periodo del 2019. Un crescendo che dà un avvio
positivo al 2021, tanto che nel terzo trimestre l'attività
produttiva è superiore del +6,3% rispetto al picco pre pandemia.
Nella classifica 2021 del Top 500+, promossa da Assolombarda
in collaborazione con Pwc Italia e con il sostegno di Banco Bpm,
le 800 migliori aziende della provincia di Monza e Brianza hanno
ricavi riferiti al 2020 che vanno da un minimo di 8 milioni a un
massimo di 4,5 miliardi di euro. Complessivamente il fatturato
raggiunge 51 miliardi euro e l'84% del totale delle imprese
risultano in utile.
La classifica si apre con sei aziende "top performer" che
superano il miliardo di euro di fatturato: prima Esprinet
(Vimercate), seconda Mediamarket (Verano Brianza), terza Basf
Italia (Cesano Maderno), quarta STMicroelectronics (Agrate
Brianza), quinta Candy (Monza), sesta Decathlon Italia
(Lissone).
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