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Diritti negati, Roberto Abbado dirige Bandiere Nere di Vacchi

Diritti negati, Roberto Abbado dirige Bandiere Nere di Vacchi

All'Opera di Roma il 15 marzo il melologo con Sonia Bergamasco

ROMA, 11 marzo 2024, 15:04

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

La musica che racconta i diritti negati, la ricerca della giustizia e della libertà. È il tema del concerto in programma all'Opera di Roma il 15 marzo alle 20 che vede il ritorno sul podio di Roberto Abbado per la prima esecuzione assoluta della nuova versione per voce recitante e orchestra di Bandiere Nere, melologo del compositore Fabio Vacchi tratto dall'omonimo libro sulla nascita dell'ISIS del giornalista Premio Pulitzer Joby Warrick. Sul palco, come voce recitante, l'attrice, regista e musicista Sonia Bergamasco.
    Completano il programma l'Ouverture dall'Egmont di Beethoven e la Prima Sinfonia di Šostakovič.
    "Con Bandiere Nere ho voluto dare voce alle persone di cui Joby Warrick è testimone nel mondo - racconta Vacchi - e che popolano i nostri sonni ormai agitati da scenari devastanti, cercando di rendere ancora più universali le sue parole con la forza inclusiva della musica. C'è un elenco di vicende agghiaccianti, recitate per ciò che sono: fatti, notizie, resoconti. E poi c'è la verità della sofferenza affidata al ritornello straziante, che si insinua nella scrittura orchestrale fino a innervarla e piegarla alle proprie, disperate, ragioni".
    Al melologo di Vacchi Abbado accosta due lavori che in maniera diversa trattano un tema politico. "Nelle musiche di scena per l'Egmont, dove tra l'altro Beethoven scrive anche un melologo, quello che mi interessava - spiega - era soprattutto il tema della costrizione, della prigionia presente nella tragedia di Goethe. E chi più di Šostakovič, in tempi recenti, ha vissuto un'epoca di privazioni, di difficoltà, di costrizioni? Anche se non è mai stato effettivamente imprigionato, possiamo ben dire che ha vissuto in una sorta di prigione spirituale per tutta la vita, lui come tanti altri".
   
   

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