/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Sindaco Trieste, omicidio di Alpi e Hrovatin ancora senza verità

Sindaco Trieste, omicidio di Alpi e Hrovatin ancora senza verità

Figlio dell'operatore, mio padre raccontò dignità degli afflitti

TRIESTE, 20 marzo 2024, 16:43

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Miran Hrovatin era andato in Somalia come operatore del Tg3 assieme alla collega giornalista Ilaria Alpi per documentare una guerra civile crudele. Una volta là, avevano cominciato a indagare su traffico di armi e rifiuti tossici. Furono eliminati da un commando. Trent'anni dopo, quell'omicidio ufficialmente è tuttora senza colpevoli, senza verità". Lo ha detto il sindaco di Trieste, Roberto Dipiazza, commemorando, durante una cerimonia in municipio, Miran Hrovatin, "nostro concittadino, brutalmente assassinato a Mogadiscio assieme ad Ilaria Alpi il 20 marzo 1994".
    "Oggi - ha aggiunto il sindaco - il mondo è nuovamente funestato dalle guerre, in Ucraina, in Medio Oriente e non solo: ci sono decine di conflitti in corso, di cui si sente parlare meno, e di cui sappiamo l'esistenza proprio grazie a reporter coraggiosi come Miran e Ilaria. Il 31 dicembre la Federazione internazionale dei giornalisti ha pubblicato la lista di giornalisti e operatori dei media uccisi nel 2023 in tutti i continenti: sono 120, mentre più di 500 sono prigionieri. Ogni vittima ha la stessa dignità, ma risulta particolarmente odioso quando viene colpito un professionista dell'informazione che fa onestamente il suo lavoro, perché è come se si volesse colpire ogni cittadino nel suo diritto a conoscere ed esprimere la verità".
    Alla cerimonia hanno partecipato, tra gli altri, anche il figlio di Hrovatin, Ian, e la moglie, Patrizia. "Il nome di Miran Hrovatin - ha detto Ian - viene quasi sempre associato a verbi al passivo, quasi come se fosse un oggetto invece che un soggetto, quasi come se la morte fosse nel suo destino, un'eventualità o un danno collaterale della ricerca della verità, questo però non potrebbe essere più lontano dalla realtà. Anche nel mezzo del frastuono dei mortai, delle granante, nella nebbia di Sarajevo o sotto il sole cocente a Mogadiscio, mio padre ha rincorso e raccontato non la morte, bensì la vita e la dignità degli afflitti, la forza d'animo dei rifugiati, una famiglia che cerca riparo dai proiettili, sempre attraverso lo specchio della sua telecamera, riflesso della sua stessa umanità".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza