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Manguel, 'metterei Milei nell'ultimo cerchio dell'Inferno'

Manguel, 'metterei Milei nell'ultimo cerchio dell'Inferno'

Lo scrittore Premio Nonino 2024, "quello dei traditori"

UDINE, 26 gennaio 2024, 17:53

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Milei ha tradito tutte le cose migliori che l'Argentina ha prodotto nella sua storia, per quello, da scrittore, se dovessi scegliere un posto dove metterlo, sarebbe l'ultimo cerchio dell'Inferno dantesco, appunto quello dei traditori". Così Alberto Manguel, scrittore nato a Buenos Aires e naturalizzato canadese, bibliofilo, divulgatore e direttore dal 2020 dell'Espaço Atlântida, il Centro di ricerca sulla storia della lettura a Lisbona, giunto a Udine per ritirare il Premio Internazionale Nonino 2024, che gli sarà consegnato domani nella cerimonia ufficiale a Ronchi di Percoto.
    "Sul futuro del Paese sono molto pessimista - ha continuato - Questo governo sta uccidendo i tutti i fermenti culturali, e questo è grave se pensiamo che uno scrittore come Dany Laferrière, dopo l'ultimo terremoto ad Haiti, alla domanda che cosa rimane quando tutto è distrutto, ha risposto che rimane la cultura". Manguel accoglie il premio Nonino "con umiltà, stupore e riconoscenza, quasi non sento di meritare tanta generosità".
    "Oggi scrivo per le stesse ragioni per cui ho sempre scritto - ha spiegato - sono prima di tutto un lettore e le parole che uso sono quelle che trovo nella mia biblioteca, quelle che mi sollecitano delle risposte. Ho scritto una storia della lettura e dico che quando nel mondo accadono catastrofi o cose belle, la nostra personale biblioteca risponde a questo, e ci parla con parole capaci di descrivere l'esperienza presente".
    Continueranno a esistere i libri? "Se noi faremo una brutta fine, la farà anche il libro, che è una scoperta che definisce la storia dell'umanità, come la ruota o la lama: è una delle cose perfette che abbiamo inventato e il suo destino è legato al nostro". Manguel sta scrivendo l'ultimo capitolo di un libro che ha dedicato "al dialogo con i miei morti, le persone morte che sono state importanti per la mia vita. Prima di morire - ha concluso - voglio completare questa mia particolare autobiografia". Il titolo dell'opera, ancora provvisorio, è "Catabasi".
   

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