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Migranti: sit-in a Udine, 'si attivi l'accoglienza diffusa'

Migranti: sit-in a Udine, 'si attivi l'accoglienza diffusa'

Rete davanti a Prefettura, 'istituzioni assumano responsabilità'

UDINE, 18 settembre 2023, 19:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Chiediamo ai sindaci e a tutte le istituzioni di attivare progetti di accoglienza diffusa come quelli previsti dal Sai, perché siamo convinti che questa è la vera risposta da dare per richiedenti asilo e rifugiati, perché tutte le vite valgono e per evitare che si creino situazioni di disagio e tensione in città". Lo ha detto oggi Annalisa Comuzzi, portavoce delle Donne in nero di Udine e della rete Diritti accoglienza solidarietà internazionale Fvg, che insieme ad altre associazioni hanno dato vita a un sit-in davanti alla prefettura di Udine e in altre città della regione.
    Tra le denunce dei manifestanti, anche attraverso striscioni e cartelli, "la grave situazione a Udine e in altre città con l'arrivo di numerosi richiedenti asilo dalla rotta balcanica che hanno diritto di accedere alla protezione internazionale, ma non riescono a essere ricevuti in tempi brevi dalla Questura" e "l'irragionevolezza di scelte politiche che da anni privilegiano la concentrazione dei richiedenti asilo in aree come l'ex Caserma Cavarzerani, dove oggi 540 persone regolarmente ospitate vivono ammassate in condizioni di disagio".
    Accanto a ciò, "l'assenza di progetti per l'accoglienza diffusa che favoriscono l'integrazione nel tessuto sociale circostante e la mancanza di un piano sistematico di trasferimenti dei richiedenti asilo". E ancora, "il fenomeno dei migranti che dormono in strada, in mancanza di strutture di accoglienza di prima soglia, e le inaccettabili file di donne e uomini stranieri davanti alla Questura, costretti ad attese estenuanti" per ottenere documenti.
    "Oggi esporremo le nostre richieste anche in un incontro in Prefettura - ha concluso Comuzzi -, ci attendiamo risposte da tutte le istituzioni, che devono assumere precise responsabilità e dare risposte urgenti per cambiare lo stato delle cose".
   
   

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