"Dobbiamo farci trovare
pronti perché nella ricostruzione post alluvione gireranno tanti
soldi e così come per i fondi del Pnrr dobbiamo tenere alta la
guardia per evitare le infiltrazioni della criminalità
organizzata". Fissa le priorità Maria Rita Cocciufa, nuovo
prefetto di Reggio Emilia, città nella quale si è insediata ieri
al posto di Iolanda Rolli che ha raggiunto la pensione. Cocciufa
- 64 anni, siciliana originaria di Lentini (Siracusa) - arriva
da Agrigento, dove ha ricoperto il ruolo di prefetto per tre
anni, gestendo la partita dell'emergenza immigrazione con gli
sbarchi a Lampedusa nonché la lotta alla mafia.
Stamattina si è presentata alla stampa e ha voluto aprire con
"un pensiero di vicinanza alle popolazioni della Romagna colpite
dall'alluvione. Il disastro ha toccato meno l'Emilia e quasi per
niente Reggio Emilia, ma le ripercussioni economiche riguardano
tutta la regione. Ho già imparato a conoscere questo popolo
operoso, che si rimbocca le maniche e si rialzerà più forte di
prima", ha detto Cocciufa. La quale ha poi virato l'attenzione
sul contrasto alle mafie nel Reggiano visto che è la provincia
nella quale nel 2022 si sono firmate più interdittive in Italia:
"Sono strumenti importantissimi - ha detto - Possiamo fare tutti
gli atti amministrativi del mondo, ma non basta. Serve la
consapevolezza di tutti, cittadini, società civile, istituzioni
e imprenditori, che sulle infiltrazioni ci vuole tolleranza
zero. Non si chiudano gli occhi, perché anche piccole metastasi
possono creare nel tempo danni enormi al sistema. Gli anticorpi
vanno rafforzati".
Infine il prefetto ha toccato anche il fenomeno delle
devianze giovanili: "E' un problema diffuso in tutta Italia.
Bisogna lavorare però non solo sulla repressione, ma soprattutto
nella prevenzione nella quale credo fortemente. E non devono
farlo solo le istituzioni e le forze dell'ordine, ma serve la
sinergia di scuola, mondo sportivo e della Chiesa". Cocciufa ora
attende la nomina di un vicario, ruolo per ora vacante a Reggio
Emilia, dopo che Salvatore Angieri è stato promosso a prefetto e
insediato da pochi giorni ad Oristano dopo la girandola di
nomine e trasferimenti disposta dall'ultimo Consiglio dei
Ministri.
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