/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

In Italia i nuovi casi di Covid in stasi da un mese, 110 morti al giorno

In Italia i nuovi casi di Covid in stasi da un mese, 110 morti al giorno

Sebastiani (Cnr), segni di stasi ricoveri in reparti ordinari

22 dicembre 2022, 09:20

Redazione ANSA

ANSACheck

Rappresentzione grafica di particelle del virus SarsCoV2 (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Rappresentzione grafica di particelle del virus SarsCoV2 (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Rappresentzione grafica di particelle del virus SarsCoV2 (fonte: Pixabay) - RIPRODUZIONE RISERVATA

La percentuale dei casi di Covid-19 in Italia è in una fase di stasi ormai da un mese, con un valore medio pari a circa il 13,5%, e "nei reparti ordinari e di terapia intensiva sembra iniziata una fase di stasi rispettivamente da circa il 13 e l'8 dicembre, con un valore medio al 15 dicembre circa uguale al 15% e 3,6% rispettivamente. Lo indica l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'istituto per le Applicazioni del Calcolo 'M.Picone', del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), sulla base dei dati "aggiornati al 15 dicembre, ultimo giorno in cui il Governo li ha resi disponibili".

Il matematico osserva inoltre che "le percentuali di occupazione dei reparti sono calcolate in base alle rispettive capienze al 29 ottobre, ultimo giorno che Agenas, dopo l'insediamento del nuovo Governo, ha aggiornato i dati. Notiamo inoltre - aggiunge - che i dati presenti sul sito della Protezione civile nelle ultime due settimane presentano degli errori in alcuni giorni". Per quanto riguarda i ricoveri nei reparti ordinari, a livello regionale, ci sono 7 regioni nelle quali si osserva una crescita: Basilicata, con un livello medio al 15 dicembre pari a circa il 13% e un tasso medio di aumento pari a circa lo 0,4% al giorno, Calabria (20%, 0,4%), Campania (11%, 0,05%), Lazio (13%, 0,2%), Puglia (10%, 0,1%), Sicilia (15%, 0,3%), Toscana (11%, 0,2%).

"In Valle d'Aosta, Liguria, Abruzzo, nell'Emilia Romagna, nelle Marche, nel Friuli Venezia Giulia, in Lombardia, in Veneto, e nella provincia autonoma di Trento - osserva Sebastiani - dall'11-13 dicembre, fortunatamente sembra essersi arrestata la crescita, con l'inizio di una fase di stasi o di decrescita, anche se i livelli medi al 15 dicembre sono alti: 36%, 34%, 19%, 20%, 23%, 21%, 13%, 16% e 9% rispettivamente. Data la coincidenza del giorno di cambiamento per diverse regioni, sono necessari i dati dei giorni successivi al 15 dicembre per confermare il trend. In Umbria si osservano delle oscillazioni, con un recente lieve aumento e un livello al 15 dicembre molto alto, pari al 35%".
Per i ricoveri nelle terapie intensive, si rileva una fase di aumento in Umbria (8%, 0,2%), Friuli Venezia Giulia (7%, 0,7%), Calabria (7%, 0,5%), Sicilia (4%, 0.05%) e provincia autonoma di Trento (2%, 0.2%).

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza