Una soluzione studiata dai tecnici Ford potrebbe porre la parola fine al pessimo rapporto che intercorre tra le basse temperature e le batterie delle auto elettriche. Complice l'uso del climatizzatore e la necessità di mantere temperature d'esercizio nei range ottimali, l'autonomia delle auto elettriche in inverno può ridursi anche di parecchi chilometri rispetto alla media tradizionale. Gli ingegneri Ford sono stati chiamati a risolvere la problematica, nell'ambito di un progetto volto a migliorare l'autonomia dei veicoli elettrici. Il riscaldamento delle Ev avviene solitamente con l'aria calda diffusa attraverso l'impianto di climatizzazione.
In alternativa, però, è possibile riscaldare le superfici interne. Si tratta di superfici con cui gli occupanti entrano in contatto direttamente, oppure pannelli che irradiano calore verso conducente e passeggeri. Entrambi utilizzano l'energia della batteria, ma gli ingegneri hanno scoperto che con le superfici riscaldabili il consumo di energia potrebbe essere ridotto del 13% rispetto a un climatizzatore standard e ciò comporterebbe un incremento dell'autonomia dei veicoli elettrici del 5% per ogni singola ricarica.
"Sappiamo tutti che se le porte o i finestrini vengono aperti quando fuori fa più freddo, la temperatura all'interno del veicolo si abbassa. Questo è particolarmente vero per i furgoni per le consegne, poiché i conducenti si fermano di continuo e il calore fornito dall'aria condizionata si disperde più rapidamente, mentre le superfici riscaldabili rimangono calde", ha dichiarato Markus Espig, system engineer, Propulsion Systems Engineering, del Ford Research and Innovation Centre Europe. "La riduzione del consumo energetico non solo migliora l'autonomia, ma riduce anche i costi e contribuisce a rendere più sostenibile il nostro modo di viaggiare." Il test è stato effettuato con un Ford E-Transit 100% elettrico equipaggiato con braccioli, tappetini, pannelli delle porte, alette parasole e un pannello sotto il volante, tutti rigorosamente riscaldabili. Il test prevedeva consegne giornaliere e altre attività lavorative, con percorrenze medie di circa 350 km. I test sono stati eseguiti in inverno e in estate, su strade asciutte e bagnate, sotto la pioggia battente e il vento.
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