"La cosa migliore è avere chiarezza.
Solo così abbiamo la possibilità di investire senza sbagliare
strada. L'incertezza con i nostri cicli di produzione non va
bene. Per le nostre vetture ci vogliono 5 anni di sviluppo e poi
9 anni sono di ciclo di vita". Lo ha affermato Stephan
Winkelmann, presidente e amministratore delegato di Automobili
Lamborghini, parlando dell'accordo sull'utilizzo degli e-fuel e
della normativa Ue che vieta l'immatricolazione dei veicoli a
combustione dal 2035.
"Sulle supersportive abbiamo più tempo per intervenire e non
dobbiamo decidere adesso. Valuteremo in futuro se la benzina
sintetica ci darà delle opportunità a livello globale. Non penso
prima del 2027. Serve chiarezza e dovremo prendere delle
decisioni su quello che avverrà dopo il 2030. La benzina
sintetica è neutrale come CO2 ma alla fine emette CO2 quando la
vettura cammina. Se si vuole abbattere il NOX e le polveri
sottili l'unica soluzione è sviluppare vetture Euro 7 ma poi
bisognerà vedere se fra un decennio le città diranno se vanno
ancora bene".
"Abbiamo intrapreso da tempo la strada verso
l'elettrificazione che ci porterà ad avere due vetture, fra cui
la Urus, completamente elettriche entro il 2028/2029. la nascita
di Revuelto, la prima vettura ibrida plug-in di Lamborghini, si
inserisce nella seconda parte del programma Direzione Cor Tauri:
il più importante piano di investimenti della nostra azienda,
2,5 miliardi di euro entro il 2028. Nei prossimi anni la nostra
azienda affronterà sfide stimolanti e i prossimi obiettivi da
raggiungere sono l'ibridizzazione dell'intera gamma nel 2024, la
riduzione delle emissioni complessive del 50% nel 2025 e poi
dell'80% nel 2030".
Futuro con carburanti eco ricavati da scarti e spazzatura
