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Kim Jones debutta con omaggio alle donne Fendi

Kim Jones debutta con omaggio alle donne Fendi

Dal guardaroba delle cinque sorelle all'omaggio a Karl Lagerfeld

MILANO, 24 febbraio 2021, 18:16

di Gioia Giudici

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Sono abiti che trasformano la femminilità quotidiana in lusso quelli con cui Kim Jones debutta alla direzione creativa del ready to wear per lei firmato Fendi. E lo fa con un omaggio alla maison e alla sua dinastia, tutta al femminile, ma anche a Karl Lagerfeld, che lo ha preceduto e ha segnato lo stile della doppia F per decadi. "La famiglia Fendi è composta da donne ingegnose che lavorano sodo: sono queste le qualità che ho voluto celebrare - osserva Kim Jones, che ha fatto il debutto da Fendi con la couture a Parigi - È una dinastia potente". Arrivano dal guardaroba delle cinque sorelle Fendi alcuni dettagli che pervadono l'intera collezione, presentata con una sfilata digitale ambientata tra teche di vetro che racchiudono le vestigia di antiche colonne: dalle maniche a campana del cappotto in visone lavato e suede al gessato dell'outfit da ufficio interpretato attraverso camicie in seta, dai capi sartoriali in lana alla giacca-camicia, ispirata all'abbigliamento quotidiano di Silvia Venturini Fendi, che diventa anche un nuovo capo in shearling con interno in visone. "Prendo le donne straordinarie e forti che conosco e con cui lavoro, e ascolto le loro esigenze - continua Jones, che è anche direttore creativo di Dior Homme - La collezione presenta una funzionalità esplorata in modo chic e senza tempo".
Così i capispalla in doppio cashmere e cammello, che si allungano diventando sciarpe tricot in visone o in lana con le frange, fermati in vita da cinture, sono un oggetto del desiderio quotidiano e si trasformano anche in camicie e abiti drappeggiati. A ricordare l'eredità di Karl Lagerfeld il monogramma Karligraphy e la scarpa First, il cui tacco architettonico è nato da un disegno d'archivio, mentre dal passato più recente i motivi della collezione Couture firmata dallo stesso Jones sono ripresi attraverso abiti di seta marmorizzata, rosette in fiore o ricami di organza su maglie jacquard. Su tutto, le lavorazioni artigianali della maison: la giacca di visone spigata, leggerissima grazie alla struttura sospesa, l'abito in pelle con ricami à jour, i monogrammi Karligraphy intagliati nel suede, le impunture Selleria in rilievo applicate ai trench in gabardine, ai cappotti doppi in cachemire o agli accessori in pelle. "Divertirsi non significa solo indossare colori vivaci, ma anche - sottolinea ancora Jones, che ha mandato in passerella anche una serie di top e camicie cropped portati con longuette - concedersi dei lussi, che soddisfino soprattutto chi le indossa".
E quale gioia più grande di una nuova borsa per una donna? Il nuovo capitolo degli accessori è firmato da Silvia Venturini Fendi, che ha disegnato la Fendi First, dove il monogramma si trasforma nella chiusura della clutch, presentata in versione micro e macro, in shearling, pelle e pellami esotici. Il progetto hand in hand - che coinvolge gli artigiani italiani nel dare forma alla più iconica delle borse del marchio, la Baguette - vede invece protagonista la Campania, con gli intarsi in legno dei monasteri benedettini del VI secolo che impreziosiscono la borsetta, decorata con un motivo floreale barocco. Nuova linea anche per i gioielli, firmati da Delfina Delettrez Fendi , che lancia in passerella la O'Lock dove il logo prende la forma di un moschettone, con tanto di lucchetti che si aprono solo componendo il nome Fendi.

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