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Make up inclusivo, si rompono le barriere anche nel beauty

Make up inclusivo, si rompono le barriere anche nel beauty

Pennelli per mani non ferme, trucchi per difficoltà motorie, piccoli brand e influencer guidano il trend

31 ottobre 2023, 16:03

(di Agnese Ferrara)

ANSACheck

Madison Lawson, @wheelchairbarbie con 11 mila followers su instagram, � una scrittrice - giornalista fashion e beauty influencer con distrofia muscolare - RIPRODUZIONE RISERVATA

Madison Lawson, @wheelchairbarbie con 11 mila followers su instagram, � una scrittrice - giornalista fashion e beauty influencer con distrofia muscolare - RIPRODUZIONE RISERVATA
Madison Lawson, @wheelchairbarbie con 11 mila followers su instagram, � una scrittrice - giornalista fashion e beauty influencer con distrofia muscolare - RIPRODUZIONE RISERVATA

Qualche volta è solo uno spunto per la pubblicità ma il trend di includere le difficoltà fisiche e le diversità di ognuno di noi nella creazione di prodotti nuovi sta facendo i primi passi e dopo la moda è la volta del settore beauty. Ancora poco sensibili i colossi della cosmesi, sono invece i brand più piccoli e specializzati ad aprire realmente la strada. Dopo le prime sneakers modaiole del colosso Nike che si calzano da sole facilitando il compito a chi ha alcune forme di disabilità e a chi fatica ad inchinarsi, è la volta del maquillage a misura di disabilità. Nascono le prime idee originali come i trucchi a ‘stampo’ ideati per chi non riesce a disegnare gli occhi con matite ed eyeliner per difficoltà motorie o tremori e dei pennelli da trucco dotati di applicatori dalla presa facilitata, utili per chi soffre di artrite o disabilità di diverso genere. Il mercato potenziale è prezioso: il potere di spesa delle persone con disabilità e delle loro famiglie è stato appena valutato sui 6 trilioni di dollari solo negli Stati Uniti nel 2021 sulla beauty diversity a cura di WGSN.
Dopo il successo mondiale delle palette da trucco con oltre 40 nuances diverse, pensate per tutti i colori della pelle dalla cantante Rihanna per la sua linea Fenty Beauty, sono sempre più numerose le linee di bellezza che puntano alla fluidità di genere e alla positività corporea. Ora siamo ai primi passi verso il make up inclusivo disabilities-friendly. Pioniere del cambiamento alcune influencer molto seguite sui social come la scrittrice, giornalista e blogger americana Madison Lawson. Ventisei anni, firma di Teen Vogue e Glamour, ha due forme di distrofia muscolare ed è su una sedia a rotelle da quando di anni ne aveva nove. Lawson conta migliaia di seguaci su instagram (@wheelchairbarbie) dove dispensa suggerimenti di trucco sulla beauty diversità. “Il potenziale di mercato è vasto, - denuncia l’esperta su WGSN Insider,- ma i principali marchi sono ancora insensibili”.
Ai brand all'avanguardia il compito di ideare i primi trucchi ad hoc per le difficoltà motorie e per una platea di consumatrici dall’età avanzata che fanno fatica ad impugnare pennelli e matite da trucco. A tale proposito la start-up britannica Kohl Kreatives ha creato The Flex Collection, una serie di pennelli per il maquillage facili da afferrare. La truccatrice delle celebrities Veronica Lorenz, con difficoltà motorie ad una mano a causa di un tumore benigno al midollo spinale, nel 2017 ha sviluppato i trucchi a timbro ‘The Vamp Stamp’. I suoi pennarelli a presa facilitata con un tampone di colore in punta sono stati venduti in pochissimo tempo al motto ‘rompiamo le barriere beauty’. Ad oggi il trucco a stampini si sta diffondendo come metodo per aiutare chiunque non sia in grado di disegnare linee perfette e alla moda con l’eyeliner. Colpita invece dal morbo di Parkinson nel pieno della carriera di truccatrice, la newyorkese Terry Briant ha messo a punto lo scorso anno la sua linea di prodotti da trucco ‘Guide Beauty’ (guidebeauty.com) che include gel per sopracciglia, mascara, eyeliner e applicatori facilitati sia nell’apertura delle confezioni che nell’uso per tenere la mano ferma.
Martina Tarlazzi, pedagogista e truccatrice di Lodi conduce laboratori pratici di trucco per disabili dal titolo ‘Ma come ti trucchi?’ all’interno del progetto ‘Make your smile Up’ (@makeyoursmileup ) "Perché io, se ho l'acne, posso curarmi con mille creme e cremine mentre se una persona con disabilità ha l'acne se la deve tenere? Perché io ho diritto al relax, a farmi bella, ad andare alla spa o dall'estetista e una persona con disabilità no? Il mio lavoro ha le radici in queste domande", ha spiegato lei stessa a margine di un laboratorio organizzato in tempi pre-covid al Centro documentazione handicap di Bologna trasformato per l’occasione in Spa e sala trucco.

 

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