"Siamo preoccupati perché la
riapertura delle scuole deve avvenire in condizioni di sicurezza
differenti rispetto a quelle che hanno segnato l'avvio dell'anno
scolastico: mezzi di trasporto sovraffollati e un sistema di
tracciamento dei contagi da Covid che presto è andato in tilt,
contribuendo così a determinare l'interruzione della didattica
in presenza per molti studenti a novembre". Lo denuncia un
network di sigle sindacali, politiche e collettivi studenteschi
che nel pomeriggio ha manifestato davanti alla prefettura di
Pisa.
Cobas scuola, Collettivo Studenti liceo 'Buonarroti' di Pisa,
comitato nazionale Precari Scuola di Pisa, comitato 'Priorità
alla scuola' di Pisa-Pontedera-Livorno, Gilda insegnanti, 'Il
barone rampante', Rete studenti medi Pisa-Pontedera, Prc Pisa e
Una città in Comune hanno sottolineato "la scarsa trasparenza
che ha caratterizzato l'organizzazione del rientro a scuola dopo
la pausa natalizia". Inoltre è stato domandato al prefetto "in
base a quali criteri siano state previste delle corse aggiuntive
nel trasporto pubblico locale: saranno sufficienti a permettere
alle persone di viaggiare senza superare il 50% dei posti a
sedere? E quando, auspicabilmente, la percentuale di didattica
in presenza alle superiori sarà innalzata, ci sarà un
adeguamento della disponibilità di mezzi pubblici?".
Inoltre hanno chiesto all'Asl "se sia stato impiegato un
maggior numero di operatori sanitari per tracciare i contagi" e
che "dopo il personale sanitario e i soggetti maggiormente a
rischio, sia data priorità a vaccinarsi a studenti e personale
scolastico". Infine, hanno chiesto al Comune e agli enti locali
di mettere a disposizione gli "spazi pubblici attualmente in
disuso a favore delle istituzioni scolastiche".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA