Terzo giorno di sciopero per i
ragazzi del liceo Tacito di Roma. "Dopo quasi un anno
dall'inizio della pandemia, non c'è stato alcun tipo di passo in
avanti sul tema dei trasporti. Per questo motivo riteniamo
necessario un intervento sul piano della mobilità
urbana; non è possibile per uno studente del Tacito salire sulle
linee di trasporto pubblico, che oltre ad accogliere svariati
lavoratori, accoglie gli
studenti di numeri licei capitolini, facendo diventare così gli
autobus dei pericolosi vettori di contagio", dicono i
rappresentanti d'Istituto, che ritengono sia inopportuno, "allo
stato attuale di insufficiente sicurezza, un ritorno al 100% in
DaD, perché pensiamo che in queste condizioni non sia la scelta
migliore tornare a scuola".
Gli studenti ritengono poi fondamentale strutturare e
concretizzare una campagna di tamponi di massa (molecolari o
antigenici rapidi) e di
vaccinazioni per la componente studentesca così come per i
docenti, che preveda, inoltre, una comunicazione rapida ed
efficace ai diretti interessati in caso di positività. "Siamo
stati illusi da numerosi mesi di un
possibile rientro a scuola in sicurezza, disorientati dai
repentini cambi di direzione imposti dal Governo, che, oltre a
danneggiare lo studente, rendono
vani tutti gli instancabili sforzi fatti da tutta la comunità
scolastica. Chi frequenta il quinto anno non sa ancora in che
modalità si svolgerà l'Esame di Stato". Per questo e per le
difficoltà che creano le condizioni atmosferiche e la
posticipazione dell'orario di ingresso, la protesta va avanti.
Alcuni ragazzi però sono entrati a scuola per fare lezione.
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