L'8 febbraio 2021 sarà la Giornata
Mondiale di Preghiera contro la Tratta lanciata da Papa
Francesco. I numeri della piaga sono drammatici: nel Rapporto
Immigrazione 2020 pubblicato a ottobre dalla Caritas si parla di
40 milioni di vittime di tratta a livello globale: il 60% a
scopo sessuale. Un terzo sono minori e sette su dieci donne o
bambine. Il Dipartimento di Stato Usa stima che in Italia il
numero di vittime sia tra le 25 e le 30 mila, provenienti
soprattutto da Nigeria, Russia, Ucraina, Albania, Romania,
Bulgaria e Moldavia. Inoltre, l'Italia è il primo paese di
destinazione della tratta degli esseri umani, che parte
dall'Africa e arriva qui attraverso la Libia. A rendere tutto
più difficile e pericoloso il Covid-19: dalle strade le donne
tendono a spostarsi dentro le case con evidenti maggiori
pericoli sulla sicurezza personale e maggiore possibilità di
contagio. L'allarme del progetto Vie d'Uscita di Save the
Children: una vittima su quattro ha meno di 18 anni, due su tre
sono donne o ragazze. In Italia le vittime di tratta accertate
sono 1.660, con un numero sempre maggiore di minorenni,
cresciuti in un anno dal 9% al 13%.
Tra i piccoli grandi eroi quotidiani che lavorano spesso
nell'anonimato e tra mille pericoli suor Carla Venditti, nota
come la "Suora anti-racket". La religiosa ha scritto e
illustrato un racconto per bambini per sostenere la casa di
riparo e di riavvio alla vita delle ragazze che riesce a
strappare allo sfruttamento della strada. "La fiaba è stata
scritta per la Missione, l'Oasi Madre Clelia, ad Avezzano, che
si occupa di salvare le giovani donne dalla schiavitù della
prostituzione nelle strade. Per questo il ricavato delle vendite
sarà devoluto interamente alla Missione".
"Dopo l'invito di Papa Francesco - prosegue suor Carla -, la
nostra congregazione ha accettato l'idea di aprire parte della
Casa generalizia per accogliere le ragazze salvate dal giro
della prostituzione, in un ex asilo appartenente all'Ordine
delle suore. Ci rechiamo nelle strade più difficili di notte e,
avvicinandoci alle ragazze, cerchiamo di creare un rapporto
sincero e aperto con loro, basato prima di tutto sull'amicizia e
la fiducia. Sentivamo che servisse altro e abbiamo creato una
famiglia, non una casa d'accoglienza".
"Noi non abbiamo nessun tipo di finanziamento - spiega la
religiosa - e quindi dobbiamo industriarci e quindi organizziamo
mercatini e vendiamo degli oggetti che le ragazze creano come
bracciali, oggetti sacri, ecc. Siamo molto emozionate poiché in
questi giorni diverremo anche associazione e quindi potremo
ampliare sempre più la nostra famiglia, la nostra missione e
veicolare un messaggio di speranza tramite le nostre opere.
Abbiamo pochi mezzi". Tra i tanti riconoscimenti e atti di
apprezzamento per la sua opera, nel 2018 la cantante Patti
Smith, nel corso del tour italiano, ha abbracciato Suor Carla
per la gratitudine per il lavoro svolto nel combattere la
prostituzione.
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