"Abbiamo depositato il ricorso al Tar
contro la Delibera della Regione Lazio sul dimensionamento
scolastico, con cui è stato disposto l'accorpamento di 20
istituti comprensivi in tutta la Regione, di cui ben 5 a Roma".
Lo annuncia l'assessora alla Scuola di Roma Capitale Claudia
Pratelli.
"Una decisione - ha detto ancora - che Roma Capitale ha
dovuto prendere in difesa del territorio e delle scuole in
risposta al disatteso principio di leale collaborazione
istituzionale da parte della Regione Lazio nei confronti di
tutte le altre istituzioni coinvolte: Municipi, Comune e Città
metropolitana. La Regione Lazio con la delibera sul
dimensionamento scolastico ha infatti proceduto all'accorpamento
forzato e mai discusso di molte istituzioni scolastiche, non
tenendo conto della decisione presa dalla Conferenza Regionale
Permanente per l'Istruzione, che si era espressa in modo unanime
sul non procedere ad accorpamenti diversi da quelli richiesti in
quella sede, rigettando anche le nostre sollecitazioni a
mantenere aperto un dialogo per meglio definire il percorso di
razionalizzazione secondo criteri logici e funzionali".
"Nel merito - ha aggiunto - si fa presente che gli
accorpamenti previsti dalla Regione Lazio non tengono conto
delle specifiche situazioni territoriali e rispondono a logiche
meramente contabili. Di fatto si lasciano scoperti presidi
fondamentali in quartieri complessi (come nel caso del
Quarticciolo), e si procede all'unificazione di realtà
scolastiche molto diverse e anche molto distanti tra loro. Penso
al caso delle due scuole del IX Municipio, poste a 11 km di
distanza. In questo quadro il ricorso è un atto necessario, per
tutelare i territori e la cittadinanza da un impoverimento
illogico e irrazionale".
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