Valorizzare il patrimonio
naturalistico e archeologico del settore occidentale di Napoli
mettendo in rete siti culturali, naturalistici e stakeholders
territoriali. Questo è uno degli obiettivi del progetto GET -
Gaiola Eco Tourism, avviato dall'AMP Parco Sommerso della Gaiola
e promosso dal Ministero della Transizione Ecologica, che si
snoda in diverse attività.
Si inizia con la formazione (Get your Training), per gli
operatori turistici e culturali, che prevede quattro moduli di
approfondimento: "Biologia/Natura", Archeologia/Cultura/Arte,
Management/Turismo, Legislazione/Sostenibilità. GET prosegue con
il rilascio di una certificazione (Get your Certification)
immaginata per diventare un marchio di qualità per gli
stakeholder aderenti al progetto. "Blu Get, Amico dell'Ambiente"
indicherà che la struttura ha seguito il corso di formazione e
adottato il codice etico di sostenibilità ambientale. Inoltre,
gli operatori che hanno aderito entreranno in GET - NET la rete
di itinerari turistici georeferenziati sul territorio per
riscoprire una Napoli diversa, fatta di vedute, paesaggi,
archeologia, natura e mare, ancora fuori dagli itinerari
canonici del Centro Storico.
Il corso di formazione gratuito ha inizio venerdì 18 novembre
dalle ore 9:30 alle 17:30 nella sede del Parco Sommerso della
Gaiola, con il primo modulo "Aree Marine Protette e tutela degli
ambienti costieri". Interverranno esperti di biologia marina,
geologia, botanica, valorizzazione territoriale. In particolare,
le lezioni saranno tenute da Giovanni Fulvio Russo, Claudio
Scarpati, Maurizio Fraissinet, Maurizio Simeone, Paola Masucci e
Alessio Usai.
GET prevede la realizzazione di eco tour e percorsi di trekking
urbano (Get your Experience) con tre itinerari sugli antichi e
spesso dimenticati percorsi rurali collinari, che i visitatori
potranno personalizzare sulla base dei loro interessi e bisogni,
attraverso una mappa interattiva online; previsto anche un focus
dedicato alla pesca sostenibile e contro la pesca di frodo.
Il progetto è stato presentato stamane presso la sede del Parco
Sommerso di Gaiola, alla presenza di Maurizio Simeone, Direttore
del Parco Sommerso di Gaiola; Antonio Maturani, Ministero
dell'Ambiente; Paolo Mancuso, Assessore all'Ambiente e al Mare
del Comune di Napoli; Enrico Stanco, Soprintendenza Archeologia
Belle Arti e Paesaggio.
"La Collina di Posillipo ed in generale tutto il settore
occidentale della Città, che comprende oggi i quartieri di
Fuorigrotta, Bagnoli, Agnano e Posillipo è stato oggetto in
passato di un grande fermento turistico-culturale internazionale
legato soprattutto alla bellezza e amenità del paesaggio ed alle
nuove scoperte archeologiche, che ebbe il suo culmine durante il
periodo del Grand Tour tra il XVIII e XIX secolo. Seguendo il
fil rouge delle gouaches ed incisioni di questi luoghi,
tramandateci da pittori e viaggiatori dell'epoca, ci siamo
immaginati nuovi itinerari di riscoperta di questi territori,
che vadano dal Complesso Archeologico-Naturalistico
Pausilypon-Parco Sommerso di Gaiola all'Oasi degli Astroni
passando per le terme di Agnano e di via Terracina ma anche
Parchi monumentali come il Parco virgiliano e la Mostra
d'Oltremare e nuovi attrattori come e lo Stadio Maradona. Il
tutto ponendo al centro gli stakeholders territoriali quali
primi attori di questa nuova riscoperta": così Maurizio Simeone,
direttore Area Marina Protetta Parco Sommerso di Gaiola.
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