di Mario Zaccaria
Sotto lo sguardo di Luciano
Spalletti che torna per la prima volta ad assistere a una
partita al 'Maradona' dopo la vittoria dello scudetto e si
commuove per la splendida accoglienza dei tifosi, il Napoli
frena ancora e bruscamente la rincorsa verso la conquista di un
posto in Europa. La squadra di Calzona pareggia con il Frosinone
che nel mese di dicembre l'aveva umiliato, sullo stasso campo,
eliminandolo dalla Coppa Italia con un pesantissimo 4-0.
Finisce 2-2 e gli azzurri - fischiati e contestati dai tifosi
- che mostrano solo in rari momenti un'intensità di gioco e
un'ispirazione nelle trame offensive che ricorda da vicino i
momenti di esaltazione collettiva vissuti proprio
nell'era-Spalletti e di cui si era rivisto qualche spunto nel
secondo tempo della partita vinta la settimana scorsa a Monza.
Nel Frosinone, che conquista un punto prezioso nella rincorsa
salvezza, brilla con una doppietta Cheddira, attaccante di
proprietà del Napoli, rilevato la scorsa estate dal Bari e
trasferito dalla società di De Laurentiis in prestito alla
squadra di Di Francesco.
Il Napoli va in vantaggio al 16' del primo tempo con una
azione personale di Politano che entra in area di rigore da
destra e con un tiro ad effetto manda il pallone in rete dalla
parte opposta. Nei primssimi minuti della ripresa Turati nega
per altre due volte il gol al Napoli opponendosi alle
conclusioni di Osimhen e Di Lorenzo. Subito dopo, al 4' arriva
il gol del pareggio dei laziali a causa di un clamoroso errore
di Meret che ritarda il rilancio facendosi aggredire da Soulè.
Sulla deviazione si avventa Cheddira che insacca con un
rasoterra.
Il Napoli sbanda per qualche minuto e lascia campo agli
avversari, ma la partita cambia ancora al 17' quando su azione
da calcio d'angolo Kvaratskelia calcia debolmente verso la
porta. Osimhen, tenuto in campo da Valeri si trova davanti al
portiere e la sua deviazione risulta decisiva.
Il Frosinone reagisce ancora e al 28' trova il gol del
pareggio. Zortea si libera sulla destra e piazza al centro il
pallone che Cheddira il quale devia di testa in rete. Nel finale
Calzona manda in campo anche Simeone ma il gioco del Napoli è
confusionario e il risultato non cambia.
Finisce con la contestazione del pubblico. I 50 mila tifosi
del 'Maradona' fischiano la squadra e contestano la società e il
presidente De Laurentiis.
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