E' stato revocato allo
stabilimento della multinazionale Jabil di Marcianise (Caserta)
lo sciopero di otto ore dei lavoratori previsto per domani.
La decisione dei sindacati è arrivata in seguito al rinvio al
30 aprile prossimo dell'incontro al Mimit previsto inizialmente
proprio per la giornata di domani; un incontro importante in cui
si doveva discutere della cassa integrazione in scadenza al 31
maggio prossimo per i 420 lavoratori del sito Jabil ma
soprattutto delle prospettive future dello stabilimento
casertano della multinazionale Usa - unico in Italia -
attraversato da una crisi produttiva che ha portato negli ultimi
4-5 anni alla fuoriuscita dagli organici Jabil di quasi trecento
lavoratori, la maggior parte dei quali riassunti a spese della
stessa Jabil in altre aziende - Softlab e Orefice - nell'ambito
di piani di reindustrializzazione che però non sono mai
decollati. I 420 lavoratori rimasti a Marcianise - attualmente
nello stabilimento Jabil si realizzano colonnine per la ricarica
di auto elettriche per conto di Enel e microchip per Pirelli -
sono fortemente preoccupati per la imminente scadenza
dell'ammortizzatore sociale, e per questo da settimane chiedono
con forza la convocazione al Mimit.
Un modo anche per capire le reali intenzioni dei vertici
aziendali, che dopo gli esuberi degli anni scorsi avevano
comunque manifestato l'intenzione di arrivare ad una forza
lavoro di 250 unità, che garantirebbe la sopravvivenza del sito
produttivo, ma che però comporterebbe altri 170 esuberi. In una
nota, i delegati sindacali aziendali (Rsu), esprimono "estrema
preoccupazione per questo ulteriore slittamento dei tempi" e
confermano "lo stato di agitazione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA