In tre ore, sul tratto di spiaggia
a nord di Crotone che si estende fino alla foce del fiume Neto,
ha raccolto 356 tappi e 730 bottiglie di plastica, rifiuti che
sono poi diventati materia per dare forma ad una piccola opera
d'arte ecosostenibile. E' nata così, dall'inventiva dell'artista
eco-creativo Paolo Sansone, artista eco-creativo sensibile alla
salvaguardia dell'ambiente, una coloratissima girandola, 90X85
centimetri.
"Da anni - dice Sansone - mi dedico alla difesa e pulizia
delle spiagge crotonesi, che nei periodi invernali sono
interessate dai rifiuti tornati a riva a seguito di mareggiate.
Attrezzato con guanti e sacchi dei rifiuti, vado spesso su
spiagge isolate e lontane dalla città per ripulirle dagli
oggetti di scarto che il mare restituisce come plastica,
polistirolo e vetro e alluminio che poi conferisco separatamente
nelle isole ecologiche cittadine. Molti materiali spiaggiati,
però, provo a rivalorizzarli, riciclandoli con un tocco di
creatività, secondo i dettami dell'arte etica. E così tanti
rifiuti riprendono forma e hanno un nuovo utilizzo".
Ma è la volontà di attirare l'attenzione di tutti sui rischi
legati all'inquinamento del mare, la cui vita rischia di essere
soffocata dalla plastica abbandonata, quella che muove Sansone
nella sua attività di volontario-artista. E così ha trovato modo
di realizzarsi anche quest'ultimo significativo assemblaggio che
prende spunto dal riutilizzo dei tappi delle bottiglie di
plastica gettate via in modo sconsiderato. "Esattamente, oltre
ai tappi - aggiunge Sansone - ho utilizzato dei pannelli di
polistirolo pressato. L'opera è composta da un cerchio
(girandola) con effetto rotatorio antiorario (simile ad un
vortice che attrae), per indicare simbolicamente, un'inversione
di tendenza verso il riciclo della plastica e un uso
responsabile, per ridurre l'inquinamento dei mari. L'intento di
questa nuova creazione è quello di attirare l'attenzione e far
riflettere, se pur per qualche secondo, sul problema angosciante
dell'inquinamento da rifiuti plastici, una piaga che affligge
tutti i mari ed i pesci del nostro pianeta".
Non è nuovo Sansone a questo genere di attività artistica
che poggia le sue fondamenta sulla tematica del recupero e
riutilizzo degli scarti che poi vanno a inquinare il mare. In
passato da questa sua azione volontaria che coniuga impegno a
favore dell'ambiente ed estro creativo, sono nate altre
interessanti creazioni artistiche ispirate da oggetti
abbandonati al loro destino come le reti da pesca. Oggetti anche
questi abbandonati perché ormai fuori uso ma sapientemente
impreziositi con conchiglie e cristalli e rinati grazie
all'alchimia del mare e del sole dello Ionio calabrese, in vere
e proprie opere d'arte raccolte ed esposte - con un corpus di
133 realizzazioni ecosostenibili - in una mostra "Gioielli in
rete", ospitata nel Castello di Crotone. Un impegno che prosegue
e che si propone di invitare a riflettere sulla vulnerabilità di
un ambiente, quello marino, che abbisogna per essere preservato
dell'attenzione e del rispetto di tutti, nessuno escluso.
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