E' previsto entro martedì prossimo
il trasferimento anche delle ultime bare con i corpi delle
vittime riconosciute del naufragio di domenica 26 febbraio a
Steccato di Cutro. Al momento sono state trasferite 40 salme tra
Afghanistan, Germania, Iran e Pakistan. Entro stasera sono
previste due partenze per il cimitero musulmano di Borgo
Panigale a Bologna come richiesto dalle famiglie delle vittime.
Nel Palamilone di Crotone resteranno 37 bare comprese quelle
delle sei vittime recuperate dal mare tra ieri e oggi. Gran
parte di esse, grazie ad un'agenzia di Padova, saranno
trasferite da lunedì verso l'Afghanistan. Per domani è previsto
l'espatrio di 9 salme ed entro le ore successive le partenze
delle altre, sempre verso Afghanistan, Germania, Iran e
Pakistan. Da identificare al momento restano 6 cadaveri, tra i
quali cinque dei sei recuperati tra ieri ed oggi, e uno trovato
nei giorni scorsi.
Il trasferimento nei paesi di origine è stato possibile anche
grazie al lavoro svolto dai funzionari della Prefettura di
Crotone direttamente nell'impianto sportivo. L'ufficio anagrafe
del Comune di Cutro, supportato anche da quello di Crotone, ha
predisposto tutta la parte burocratica (certificati di morte e
passaporto mortuario). Dalla Prefettura fanno sapere che, al
momento, non ci saranno, come era stato ipotizzato, sepolture
nel cimitero di Cutro in quanto il corpo di un palestinese è
stato reclamato dall'Ambasciata di Palestina. Solo una salma,
pur riconosciuta, non è stata ancora reclamata e, in attesa di
qualche familiare, verrà trasferita al cimitero di Crotone.
Tutti i costi saranno a carico dello Stato. La Prefettura sta
anche avviando gli affidamenti alle agenzie funebri anticipando
la spesa che verrà coperta da fondi ministeriali.
Per quanto riguarda i 79 sopravvissuti (altri tre sono i
presunti scafisti e sono detenuti), hanno fatto richiesta di
asilo e resteranno nell'hotel di Crotone messo a disposizione
dal ministero degli interni fino a quando saranno concluse le
procedure burocratiche. Nei prossimi giorni è attesa una
delegazione tedesca per le audizioni con i profughi relative
alle richieste di rilocation per il ricongiungimento con i
familiari in Germania.
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