/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

'Gli archeologi italiani sono benvenuti in Estremo Oriente'

'Gli archeologi italiani sono benvenuti in Estremo Oriente'

Zolese, 'Non siamo stati colonizzatori e non c'è diffidenza'

ROMA, 09 maggio 2023, 12:25

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Gli archeologi italiani sono benvenuti in Estremo Oriente: "Non siamo stati colonizzatori, non hanno prevenzione nei nostri confronti. Anzi, in molti Paesi siamo potuti entrare proprio perché italiani. Inoltre, non abbiamo difficoltà ad ambientarci con le popolazioni locali". Lo ha detto la professoressa Patrizia Zolese in occasione della Giornata dell'Archeologia italiana all'estero.
    Il valore aggiunto degli italiani riconosciuto dai partner stranieri e che "siamo portatori di cultura e di un'esperienza nel patrimonio storico-artistico, oltre all'organizzazione dei nostri ministeri", ha sottolineato Zolese, che per 15 anni ha lavorato agli scavi in Laos, Vietnam, Birmania. Tutti paesi, inclusa la Cambogia, che "erano stati bloccati agli archeologi durante le guerre", fin quando alla fine degli anni Ottanta hanno chiamato gli occidentali "per aiutarli a riscoprire le loro grandi civiltà".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza