"A mio avviso c'è un deficit di
creatività dell'Italia, dovuto all'omologazione, con il quale
dobbiamo fare i conti. Il ministro Tajani mi ha chiesto di
essergli vicino in certi momenti probabilmente potrò
raccontargli come è andata fino ad ora e come potrebbe andare"
sul tema della cultura, "senza presunzione e senza pontificare".
Lo ha detto all'ANSA il regista Pupi Avati a margine della XV
Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla
Farnesina. Il maestro del cinema italiano è stato scelto dal
ministro come suo consigliere per i dossier che riguardano la
cultura. "Sono qui per dire quello che so" come una persona "che
conosce la vita e il rapporto con la cultura che ha avuto questo
Paese", ha sottolineato il regista.
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