(ANSA) - ROMA, 22 DIC - Dopo il Covid, "quei film carini, le
commediole che hanno tenuto in vita il cinema italiano per 2-3
decenni improvvisamente sono completamente scomparse, e chi
frequenta la sala cinematografica lo fa a ragion veduta,
scegliendo il film. La qualità improvvisamente paga, ecco perché
sollecito chi ha la possibilità di progettare qualcosa che muti
radicalmente l'atteggiamento, di tornare ad essere ambiziosi".
Lo ha dichiarato il regista Pupi Avati nel suo intervento alla
sessione 'L'attrattività dell'Italia nel mondo' della XV
Conferenza delle Ambasciatrici e degli Ambasciatori alla
Farnesina. "Il mio messaggio è questo: torniamo ad essere
ambiziosi, a credere che possiamo fare cose grandi, importanti e
soprattutto belle".
Quando il regista italiano ha capito di voler fare cinema,
dopo aver visto '8 e Mezzo' in una piccola sala di Bologna,
"eravamo negli anni fantastici a ridosso del Sessantotto dove
qualunque proposta era possibile. Io vorrei essere qua per
ricandidare quell'impossibile che frequentavamo allora, potevamo
sognare. Io insegno nelle scuole di recitazione" e "questi
ragazzi, quando li interrogo sui loro monologhi che a volte non
sono straordinari, mi dicono 'ho un piano B'. Questa idea
dobbiamo togliercela dalla testa: non ci deve essere un piano B
per questo Paese, ci deve essere solo un piano A, un grande
sogno. Io mi auguro che questa innovazione degli ultimi tempi
che ci porta a essere qui" alla Farnesina "ci induca a tornare
ad essere ambiziosi, a tornare a fare le cose belle". (ANSA).
