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Lavoro: leadership donne vince ma ancora confinate a caregiver

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Lavoro: leadership donne vince ma ancora confinate a caregiver

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In collaborazione con Amazon

Ricerca Amazon Swg, a 3 su 5 nei colloqui si chiede dei figli

Roma, 27 aprile 2023, 10:15

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Mariangela Marseglia, VP Amazon - Country Manager - Italia e Spagna - RIPRODUZIONE RISERVATA

Mariangela Marseglia, VP Amazon - Country Manager - Italia e Spagna - RIPRODUZIONE RISERVATA
Mariangela Marseglia, VP Amazon - Country Manager - Italia e Spagna - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Amazon

Per gli italiani la leadership femminile rappresenta il modello vincente ma tra le donne lavoratrici, quasi una su due ritiene che nella propria azienda non ci siano uguali opportunità di carriera, o parità di stipendio a parità di ruolo. E' quanto emerge dall’indagine “Donne e mondo del lavoro” realizzata da SWG e commissionata da Amazon, secondo la quale l’associazione della figura della donna al ruolo di caregiver familiare emerge sin dalla fase dei colloqui di lavoro: dalla ricerca emerge che a tre donne su cinque è stato chiesto se avessero o intendessero avere dei figli; dato che scende a uno su quattro nel caso degli uomini.
Guardando più nel dettaglio al mondo delle imprese, sebbene oltre il 27% degli intervistati occupati abbia dichiarato che la propria azienda stia valutando l’implementazione di nuovi servizi, sono ancora poche le azioni poste in essere per ridurre il gender gap o introdurre dei servizi a favore della genitorialità e del caring.
Ad esempio, se si guarda alla formazione e alla crescita professionale delle donne, il 38% degli intervistati occupati ha dichiarato che non sono presenti e non saranno attivate in futuro iniziative di questo tipo. Inoltre, solo nel 23% dei casi le aziende hanno creato delle strutture che si occupano dell’inclusione delle donne e nel 22% sono stati attivati servizi di cura come nidi aziendali, convenzioni e baby-sitting. Questi dati diventano drammaticamente differenti nella visione che uomini e donne forniscono in merito ai servizi introdotti dalle aziende: infatti, mentre i primi appaiono molto più positivi nei loro giudizi, forse anche a causa di un livello di consapevolezza significativamente più basso, tra le donne le criticità emergono con una forza decisamente superiore.
Dallo studio però si evidenza un dato paradossale con la prevalenza della percezione di maggiore efficacia della leadership al femminile, convinzione radicata nel 65% delle donne e nel 47% degli uomini. Inoltre, per quanto solo un intervistato su quattro dichiari di avere attualmente un capo donna, quasi la metà preferirebbe rispondere a una responsabile donna. la leadership femminile risulta predominante su tutto ciò che riguarda non solo le soft skills, ma anche la capacità di raggiungere gli obiettivi di business e il carisma. Le caratteristiche che connotano la leadership femminile sono in particolare empatia e gentilezza (78%), comunicazione efficace (67%), capacità di incentivare e stimolare il cambiamento (67%), maggiore attitudine al problem solving (66%), capacità di portare fiducia e positività all’interno del team (65%).
In questo contesto tre le imprenditrici italiane che gli intervistati vorrebbero come proprio leader: il 20% delle donne sceglierebbe Mariangela Marseglia, amministratore delegato di Amazon Italia, mentre tra gli uomini il primo gradino del podio è condiviso tra la presidente di Fininvest Marina Berlusconi (19%) ed Emma Marcegaglia, presidente e amministratore delegato del Gruppo Marcegaglia Holding S.p.A (19%).

ANSAcom - In collaborazione con Amazon

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