Una Pasqua da incorniciare per il
castello Piccolomini di Celano che per il quinto anno
consecutivo risulta uno dei musei più visitati in Abruzzo. Lo fa
sapere Marina Nuovo, direttrice del polo museale, che riferisce
di 1407 biglietti staccati per l'ingresso nel corso delle
festività pasquali. A Pasqua 2023 le presenze erano state 800.
Il clima ha incentivato sicuramente le uscite fuori porta, ma
per il sindaco di Celano, Settimio Santilli, "questi nnumeri
premiano la lungimiranza delle scelte strategiche
dell'amministrazione comunale".
I lavori di costruzione del castello iniziarono intorno al
1392 per volontà di Pietro Berardi, conte di Celano, e
proseguirono fino al 1463 quando Antonio Todeschini Piccolomini,
nipote di papa Pio II, portò a termine la monumentale opera.
Edificato inizialmente come struttura difensiva e trasformato in
seguito in nobile residenza, il fascino del Castello di Celano
consiste nella fusione di forti elementi medievali e
rinascimentali. Le mura di cinta della struttura sono interrotte
da cinque torri rotonde e undici a scudo, un ponte levatoio
permette di attraversare un fossato fino all'ingresso
principale.
Il Castello di Celano si presenta a pianta rettangolare con
quattro torri quadrate agli angoli arricchite da una merlatura
in stile ghibellino. Al centro del cortile interno è ancora
visibile un antico pozzo-cisterna. Prossima sfida la stagione
estiva, ma, secondo il Comune, le premesse sono più che buone.
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