GENOVA - "Open Fiber ha un piano da 4 miliardi di investimenti per il cablaggio di 280 città, i comuni più importanti, quelli in cui c'è una competizione di mercato, per rimediare alla carenza infrastrutturale di banda ultralarga". Guido Garrone, direttore network e operation dell'azienda costituita da Enel nel 2015 proprio con l'obiettivo di realizzare l'installazione, la fornitura e l'esercizio di reti di comunicazione in fibra ottica sul territorio nazionale, elenca i lavori in corso e gli obiettivi. A fine 2017 la società avrà circa 2,7 milioni di unità immobiliari (fra abitazioni, aziende, scuole, ospedali) cablate sul territorio italiano. Sul fronte delle cosiddette "aree a fallimento di mercato", invece, cioè aree rurali, montane, lontane dall'abitato in cui i privati non hanno interesse a investire e quindi lo Stato interviene direttamente a finanziare la realizzazione della rete, affidandola con gare, Open Fiber si è appena aggiudicata un primo bando per un importo di 1,4 miliardi in Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Abruzzo e Molise. Per un totale di 6,5 milioni di cittadini interessati, 3,5 milioni di unità immobiliari, più di 500 mila sedi di imprese e pubbliche amministrazioni.
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