Dalle soluzioni in ambito di sicurezza e di prevenzione delle frodi per commercianti e piccole e medie a quelle per facilitare l'accettazione dei pagamenti da parte delle Pmi e dei professionisti, fino all'open banking per banche, imprese e consumatori: Visa punta su nuove soluzioni per il futuro dei pagamenti in Italia in un'ottica di sicurezza e inclusione finanziaria, coerentemente con il tema portante di questa edizione del Salone dei Pagamenti, "We are Open", che invita ad aprirsi all'innovazione in un percorso condiviso di scoperta.
Secondo un sondaggio realizzato da Visa con Ipsos, "nei consumatori permangono dei timori legati alla sicurezza dei pagamenti digitali, con la percezione del rischio di frodi - spiega Stefano Stoppani, country manager di Visa Italia -. Mentre, per i piccoli merchant, ancor prima dei costi, c'è la preoccupazione legata alla complessità della gestione e alla scarsa familiarità con la tecnologia". "Ci sono varie tecnologie che hanno aiutato la diffusione dei pagamenti digitali", aggiunge Cristina Iacob, Head of Strategy & Business Performance South Europe Visa riferendosi in particolare all'Intelligenza artificiale, al Machine learning e alla tokenizzazione, ovvero, "la sostituzione delle credenziali della carta con credenziali sicure per l'utilizzo online". "Negli ultimi 12 mesi, i token emessi da Visa (4,8 miliardi) hanno superato il numero di carte in circolazione", spiega Iacob, aggiungendo che "questi trend tecnologici ci mostrano come in un futuro non troppo lontano potremo vedere il superamento delle transazioni con le carte fisiche da parte di transazioni 100% digitali". Visa è presente al Salone dei pagamenti con soluzioni in ambito sicurezza che aiutano i piccoli commercianti e con soluzioni che facilitano l'accettazione. Tra queste, c'è il primo sistema di pagamento 'Tap to phone' a livello italiano, nato dalla collaborazione con Rch, che trasforma un'intera gamma di registratori telematici in veri e propri Pos, in grado di accettare attraverso un dispositivo Android i pagamenti dei clienti su tutti i principali circuiti. Inoltre ci sono proposte sull'open banking, a partire da Tink, società rilevata da Visa lo scorso anno, che è "la piattaforma europea più importante di open banking - spiega Iacob - con la quale sono collegati oggi più di 3.500 istituti".In collaborazione con:
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