"Nel 2020 le vendite di vestiti grigi - gli abiti formali da uomo simbolo del lavoro impiegatizio e manageriale nel secolo scorso - sono più che dimezzate rispetto al 2011". Lo dice il XXV Rapporto sull’economia globale e l’Italia, presentato dal Centro Einaudi e da Intesa Sanpaolo, che mette in evidenza i cambiamenti nel mondo del lavoro determinati dal Covid.
Secondo il Fashion Consumer Panel di Sita Ricerca27, in Italia nel 2020 - si legge nel Rapporto - le vendite di abiti formali da uomo sono diminuite, rispetto al 2019, del 58 per cento, quelle di cravatte del 50 per cento e quelle di camicie da abito del 33 per cento, a fronte di una contrazione media del mercato dell’abbigliamento maschile pari al 29 per cento. Si tratta di un’accelerazione del trend di lungo termine che dal 2015 a oggi ha visto dimezzare il numero di abiti acquistati annualmente da oltre 1,5 milioni a circa 700 mila, in favore di nuovi stili improntati alla funzionalità e alla maggiore informalità consentita dal lavoro distanziato e interconnesso. Se è quindi probabile che molti colletti bianchi si tramuteranno in felpe da Silicon Valley (o nei più discreti maglioncini neri che piacevano a Sergio Marchionne), resta l’impressione che nelle fabbriche del futuro si vedranno ancora, almeno per un po’, i vecchi colletti blu".
In collaborazione con:
Intesa Sanpaolo