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Tonfo di Credit Suisse, Lagarde rassicura i mercati

Fonti Ue: 'Il dossier Credit Suisse sarà al vertice dei leader'. Le borse europee rimbalzano. Chiusura positiva anche per Wall Street, tonfo di First Republic -47%

"Chiaramente le tensioni sulla stabilità finanziaria potrebbero avere un impatto sulla domanda e potrebbero effettivamente svolgere parte del lavoro che altrimenti sarebbe svolto dalla politica monetaria e dai rialzi dei tassi d'interesse. L'impatto è incerto in questo momento, ma dovrà essere preso in considerazione quando produrremo le nostre prossime proiezioni e anche quando faremo la nostra prossima valutazione e decideremo la nostra prossima mossa di politica monetaria". Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde nel suo intervento alla Commissione Econ del Parlamento europeo.

"Stiamo monitorando da vicino gli sviluppi del mercato e siamo pronti a rispondere se necessario per preservare la stabilità dei prezzi e la stabilità finanziaria nell'area dell'euro. Il settore bancario dell'area dell'euro è resiliente, con solide posizioni patrimoniali e di liquidità. In ogni caso, lo strumentario politico della Bce è completamente attrezzato per fornire sostegno di liquidità al sistema finanziario dell'area dell'euro, se necessario, e per preservare l'agevole trasmissione della politica monetaria", ha detto Lagarde. "Non c'è alcun compromesso" tra "la stabilità dei prezzi da un lato e la stabilità finanziaria dall'altro", aggiunge Lagarde. "Per quanto riguarda la stabilità finanziaria abbiamo tutti gli strumenti necessari", ha segnalato. "Abbiamo l'operazione standard" e "abbiamo altri strumenti che possono essere utilizzati. Lo abbiamo dimostrato in passato e questi strumenti saranno utilizzati se necessario, ma non vedo un compromesso tra le due cose".

"Non sappiamo come si svilupperanno le tensioni finanziarie, ma siamo molto fiduciosi che il nostro settore bancario sia solido, ben capitalizzato e con forti coefficienti di liquidità. Le regole che si applicano in Europa nell'ambito delle direttive che abbiamo in materia di risoluzione delle crisi non sono quelle applicate da altre istituzioni, in particolare dalle autorità svizzere. La Svizzera non stabilisce standard in Europa e questo è stato chiarito dalla dichiarazione congiunta rilasciata in dal braccio di supervisione della Bce, Srb e Eba", ha aggiunto Lagarde. "Siamo molto fiduciosi che le posizioni di capitale e di liquidità delle banche dell'area dell'euro siano molto soddisfacenti, con un significativo coefficiente di capitale e di liquidità e un coefficiente di copertura molto superiore ai requisiti".

Rispetto all'esposizione delle banche dell'eurozona verso il Credit Suisse "il feedback e la valutazione che è stata prodotta indicano che si tratta di un'esposizione molto limitata". "Non stiamo parlando di miliardi stiamo parlando di milioni".

La crisi di Credit Suisse, ma anche gli effetti del fallimento dell'americana Silicon Valley Bank, "saranno sul tavolo dell'Eurosummit" ma non è ancora stato deciso se il punto sarà inserito nelle conclusioni. Lo spiega un alto funzionario europeo in vista del Consiglio europeo che si terrà giovedì e venerdì prossimo a Bruxelles. Oggi pranzo di lavoro tra il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, la presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, la presidente della Bce, Christine Lagarde, e il presidente della Bei, Werner Hoyer per la preparazione dell'Eurosummit.

La vigilanza bancaria della Bce, il Comitato di risoluzione unico (Srb) e l'Eba, l'Autorità bancaria europea, "salutano con favore" le azioni prese della autorità svizzere "allo scopo di assicurare la stabilità finanziaria". "Il settore bancario europeo è resiliente, con robusti livelli di capitale e di liquidità", affermano in una nota congiunta.

 

I MERCATI - Wall Street chiude in rialzo. Il Dow Jones sale dell'1,20% a 32.244,64 punti, il Nasdaq avanza dello 0,39% a 11.675,54 punti mentre lo S&P 500 mette a segno un progresso dello 0,89% a 3951,31 punti. Tonfo di First Republic a Wall Street, dove la banca chiude in calo del 47% ai suoi nuovi minimi.  

Le Borse europee terminano in rialzo dopo una prima reazione negativa al salvataggio di Credit Suisse. Parigi guadagna l'1,27%, Francoforte l'1,12% e Londra lo 0,93% grazie al generale rimbalzo delle banche e al buon andamento di Wall Street che guarda alla Fed di mercoledì. Zurigo sale soltanto dello 0,28%. Seduta a due facce a Piazza Affari. Prima depressa dai timori per il futuro dei bond bancari dopo che sono stati azzerati quelli del Credit Suisse nell'ambito del salvataggio della banca svizzera. Poi in recupero sulle rassicurazioni delle autorità monetarie europee a partire dalla Bce. L'indice Ftse Mib ha chiuso la seduta in rialzo del'1,59% in linea con le altre Borse grazie al generale rimbalzo dei titoli finanziari. Banco Bpm ha guidato la riscossa (+3,85%), seguita da Mediolanum (+3,84%) e Intesa (+3,74%). In fondo al paniere prinpale hanno terminato in negativo solo Diasorin (-4,26%) e Stm (-0,13%).

First Republic affonda a Wall Street, dove perde il 26%. I titoli della banca erano stati in precedenza sospesi e poi riammessi in un'altra giornata difficile per la banca americana. L'amministratore delegato di JPMorgan Jamie Dimon è alla guida delle trattative in corso con i numeri uno delle grandi banche americane per aiutare First Republic. Il piano a cui si sta lavorando, riporta il Wall Street Journal, è quello di convertire in capitale tutti o parte dei 30 miliardi di dollari in depositi già accordati a First Republic dalle 11 maggiori banche americane.

Credit Suisse, Giorgetti: 'Impatto insignificante sull'Italia'

 

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