(ANSA) - ROMA, 04 MAR - "Ci auguriamo vivamente che si trovi
una via percorribile per far andare in porto un disegno di legge
che punta, finalmente e meritoriamente, a fornire tutele che i
professionisti italiani attendono da anni". Lo dichiara il
vicepresidente del Consiglio nazionale dei commercialisti,
Giorgio Luchetta, commentando lo stop al ddl malattia imposto
dalla Ragioneria generale dello Stato perché privo di coperture
finanziarie, affermando che il testo "ha il pregio non comune di
godere dell'appoggio trasversale di tutte le forze politiche,
per una volta unite a sostegno di un settore, quello delle
libere professioni, troppe volte ignorato. Un'unità che nasce
evidentemente dalla constatazione che i professionisti che
dovessero ammalarsi o subire un infortunio sono oggi
inspiegabilmente privi di tutele. Una situazione inaccettabile,
resa ancora più pesante in questi mesi di drammatica emergenza
sanitaria". Per il numero due dei commercialisti "sono sempre
più numerosi i colleghi che quotidianamente ci scrivono per
denunciare situazioni che compromettono la possibilità di
adempiere al proprio lavoro perché il Covid ha decimato gli
studi professionali. Tuttavia, anche in questa drammatica
situazione, la preoccupazione dei commercialisti resta quella di
garantire la qualità della prestazione professionale al cliente
e, al contempo, la tutela della professione". "Con la decisione
della Ragioneria generale dello Stato i professionisti si
sentono abbandonati - conclude Luchetta -. Ma ci auguriamo
vivamente che ci sia il modo di individuare rapidamente le
coperture finanziarie necessarie per "salvare" il ddl e
rispondere adeguatamente alle ormai troppo numerose grida di
aiuto e disperazione che giungono dai professionisti". (ANSA).