(ANSA) - ROMA, 04 MAR - La salute "è un diritto universale
garantito dalla Costituzione e non si può misurare con una
logica meramente contabile. Così il presidente di
Confprofessioni, Gaetano Stella, commenta il parere della
Ragioneria dello Stato che boccia il ddl sulla tutela della
malattia dei liberi professionisti, scrivendo che "in un periodo
così drammatico, dove centinaia di professionisti sono stati
colpiti dal Covid - 19 e hanno dovuto sospendere la propria
attività a causa della pandemia, non ci si può nascondere dietro
le rigidità della finanza pubblica". Per il vertice della
Confederazione, "la sospensione della decorrenza di termini
relativi ad adempimenti a carico del libero professionista in
caso di malattia o di infortunio rappresenta una forma di
garanzia per il cliente nei confronti del fisco e della pubblica
amministrazione", aggiunge Stella, secondo cui "in gioco non c'è
solo la salute dei professionisti, ma anche la salute economica
di imprese e cittadini". Alla luce degli infortuni causati dal
Covid, "il parere della Ragioneria dello Stato ha il sapore di
una beffa; in particolare per i medici e per tutte le
professioni che si sono trovate in prima linea a combattere il
virus. Credo tuttavia che ci sia ancora spazio per individuare
un'adeguata copertura finanziaria, non solo perché anche i
professionisti contribuiscono alla fiscalità generale, ma perchè
è una questione di civiltà per il nostro Paese", chiude il
presidente di Confprofessioni. (ANSA).