Il farmaco che e' ora in uso per una forma complessa di tumore al seno sta confermando la sua efficacia. Il ribociclib, che blocca due particolari enzimi, ha dimostrato, infatti, di ridurre del 36% il rischio di morte. E' quanto contenuto nello studio Monaleesa-3 che ha farro notare il suo successo insieme a un'altra molecola (il fulvestrant) nelle donne in post-menopausa colpite da una forma di carcinoma mammario con metastasi che e' sia positivo al recettore ormonale sia negativo al recettore 2 del fattore di crescita epidermico. Dopo un controllo di piu' di 4 anni, la sopravvivenza delle pazienti che hanno assunto ribociclib in combinazione con fulvestrant e' risultata di 53,7 mesi rispetto ai 41,5 mesi del trattamento con solo il fulvestrant. Lo studio (che sara' presentato al congresso 2021 dell'Asco, l'American Society of Clinical Oncology) ha notato come la combinazione sia valida come trattamento di prima o seconda linea e aumenta la sopravvivenza di oltre un anno rispetto all'uso del solo fulvestrant. Il ribociclib, spiega Susanne Schaffert, presidente di Novartis Oncology, «offre piu' vita sia alle donne piu' giovani sia a quelle piu' anziane che vivono con carcinoma mammario metastatico». Il mix ha permesso di ritardare di 4 anni la chemioterapia.
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Novartis