In Italia Lidl ha generato nel 2020 un impatto complessivo (tra ricadute dirette, indirette e indotte) sul Pil per circa 3,5 miliardi di euro, pari al 13% del valore totale realizzato dai principali player della Gdo in Italia. Un valore superiore del 3% rispetto all’impatto medio degli operatori comparabili del settore. E’ quanto emerge da uno studio dell’Università Bocconi di Milano, presentato da Maurizio Dallocchio, docente di Corporate Finance presso Sda e Università Bocconi, nel corso della conferenza stampa dal titolo “Insieme per uno sviluppo sostenibile: persone, prodotti, investimenti”. In termini occupazionali, il peso di Lidl equivale al 7% (91.000 occupati) sul totale di 1,3 milioni di occupati diretti, indiretti e indotti impiegati nel settore della Gdo in Italia. In particolare, il 20% dell'occupazione generata deriva da effetti diretti, il restante 80% è originato da impatti indiretti ed indotti. Lidl Italia rappresenta il terzo player della Grande distribuzione organizzata in Italia a livello di occupazione. Facendo parte di una realtà internazionale operativa in 31 Paesi con una rete di circa 11.900 punti vendita, il gruppo - evidenzia lo studio -, svolge anche un ruolo di “volano per la filiera agroalimentare italiana, contribuendo attivamente all’export delle eccellenze Made in Italy nel mondo”. Nel 2021, infatti, i fornitori italiani dell’azienda, avvalendosi della rete internazionale dei punti vendita, hanno esportato prodotti per un valore complessivo di 2 miliardi di euro, di cui oltre 550 milioni generati dall’ortofrutta. In termini percentuali, Lidl esporta il 10% del valore totale di export di frutta e verdura italiana a livello globale.
In collaborazione con:
Lidl