Università degli Studi di Perugia
la protagonista dell'edizione 2021, l'ottava, di 'Luoghi
invisibili'. Lo sarà con i suoi palazzi storici oltre ai luoghi
dell'arte e della cultura che hanno contribuito a scrivere la
storia della città.
Con uno "speciale Università" per due fine settimana, dal 7 al
10 e dal 14 al 17 ottobre, il capoluogo umbro torna così ad
aprire chiese e musei, siti storici e palazzi di pregio
artistico sconosciuti o normalmente chiusi e inaccessibili al
pubblico. Tra questi, quindi, ci sono le numerose sedi di quello
che è uno degli Atenei più antichi d'Italia.
Il programma è stato presentato nella sala del Dottorato di
Palazzo Murena dal rettore Maurizio Oliviero, dal presidente
dell'associazione Luoghi Invisibili monsignor Paolo Giulietti,
ora arcivescovo di Lucca, e dagli assessori alla cultura e al
turismo del Comune di Perugia Leonardo Varasano e Gabriele
Giottoli che hanno entrambi rimarcato "il forte segnale di
ripartenza e vitalità che la manifestazione offre".
"Diciamo sempre che l'Università si deve aprire all'esterno ma
ora con questa iniziativa lo facciamo anche fisicamente" ha
commentato il rettore. "Università che apre come mai prima - ha
proseguito Oliviero - le sue porte al pubblico per condividere
con la cittadinanza e i turisti le straordinarie bellezze
custodite nei suoi palazzi e acquisite in più di sette secoli di
storia". Un rapporto quindi tra città e Università "che non si
deve dare per scontato e che da secoli fa grandi entrambe".
La particolarità di quest'anno è quindi il coinvolgimento
dell'Ateneo perugino, "una vera chicca per Luoghi Invisibili"
come l'ha definita mons. Giulietti. Una manifestazione, ha
sottolineato sempre il presidente dell'omonima associazione,
"che vive grazie alla tenacia, alla passione e alla competenza
di un gruppo di volontari e di tanti privati ed enti che si sono
resi disponibili ad aprire quel patrimonio di ricchezze che
solitamente non è visibile, o solo in maniera parziale, a
pubblico e turisti".
Ad illustrare le iniziative è stato il vicepresidente
dell'Associazione Stefano Ferrari. Ci sono le visite delle sedi
storiche e dei luoghi della cultura che l'Università ha aperto
al pubblico per l'occasione: Palazzo Murena, sede del rettorato;
Palazzo Manzoni, che ospita il Dipartimento di lettere-lingue,
letterature e civiltà antiche e moderne; Palazzo Florenzi - ex
Danzetta presso il Dipartimento di Filosofia, Scienze umane,
sociali e della formazione; il Mosaico di Santa Elisabetta
presso il Dipartimento di Chimica, biologia e biotecnologie; la
palazzina di Geologia del Dipartimento di Fisica e Geologia; la
Gipsoteca greco-etrusco-romana al Centro di Ateneo per i Musei
Scientifici (Cams); i laboratori per le strutture e gli
acquedotti del Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale.
Altre novità sono quelle relative al pozzo etrusco di via
Sant'Agata e le visite dinamiche di 'Perugia in movimento' in
compagnia di guida turistica e personal trainer.
Tornano poi anche quest'anno le visite con il padrone di casa
(le sale di Palazzo dei Priori, l'Arco Etrusco e la loggia di
Palazzo Brutti, Palazzo della Penna, il Complesso monumentale di
San Pietro e il Cimitero monumentale). Infine, la visita alla
Casa Massonica di Perugia e l'appuntamento con la Pelosissima,
la tradizionale passeggiata con gli amici a 4 zampe tra le
bellezze dell'acropoli.
Tutte le visite sono con prenotazione telefonica obbligatoria
al 324-8051936 (nelle fasce orarie 9.30-12.30 e 15.30 -18.30) e
con un numero limitato di partecipanti in base alla capienza dei
siti. Per alcune visite sarà necessario esibire Green pass o
almeno tampone negativo valido 48 ore.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA