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Aperta una falla su un altro veicolo russo agganciato alla Stazione Spaziale

Aperta una falla su un altro veicolo russo agganciato alla Stazione Spaziale

Potrebbe slittare a marzo il lancio della Soyuz d'emergenza

14 febbraio 2023, 09:58

Redazione ANSA

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Il cargo russo Progress MS-21/82S, agganciato alla Iss (fonte: NASA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il cargo russo Progress MS-21/82S, agganciato alla Iss (fonte: NASA) - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il cargo russo Progress MS-21/82S, agganciato alla Iss (fonte: NASA) - RIPRODUZIONE RISERVATA

Per la seconda volta in due mesi, si è aperta una falla su un veicolo russo agganciato alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss): dopo quella del dicembre 2022 sulla Soyuz, è stata registrata un’altra perdita di liquido refrigerante dal cargo Progress MS-21/82S, che era stato lanciato a ottobre 2022 con rifornimenti e che è ora carico di spazzatura e attrezzature non più necessarie. La navetta dovrebbe sganciarsi venerdì 17 febbraio, ma i piani potrebbero cambiare man mano che verrà chiarita la natura del problema: al momento, non si sa ancora se si tratti di un malfunzionamento oppure dell’impatto di un detrito spaziale o di un micrometeoroide, come quello all’origine del problema avvenuto due mesi fa.

Il problema si è verificato in concomitanza con l’attracco alla Iss di un altro cargo Progress carico di rifornimenti, ma i due eventi non sono collegati. L'agenzia spaziale russa Roscosmos ha rivelato il problema di ‘depressurizzazione’ tramite l'account Telegram dell'agenzia, affermando anche che l'equipaggio di sette membri della Stazione Spaziale non era in alcun modo in pericolo. La Nasa lo ha poi confermato in una breve conversazione avvenuta con l’astronauta Frank Rubio, che si trova a bordo della Iss: “Dal nostro punto di vista, il sistema è in una configurazione stabile”, ha detto la Nasa: “I russi hanno messo la navetta in uno stato ‘dormiente’, mantenendo attive solo le apparecchiature essenziali”.

I cargo Progress non sono destinati al trasporto dell’equipaggio e non sono progettati per tornare sulla Terra: dopo aver consegnato rifornimenti e attrezzature, in genere vengono caricate con spazzatura e quindi fatti bruciare nell’atmosfera. 

Istituita dalla Roscosmos una Commissione d'inchiesta
Una commissione sta indagando la perdita di liquido refrigerante dalla navetta Progress MS-21. Lo rende noto l'agenzia spaziale russa Roscosmos dal suo profilo Telegram. "Fino a quando non sarà determinata la causa della situazione di emergenza, è stata presa la decisione di posticipare il lancio della navetta spaziale Soyuz MS-23 in modalità senza pilota fino a marzo 2023", riporta la nota dell'agenzia spaziale. La commissione di esperti dovrà accertare le cause della depressurizzazione della Progress per capire se ci sono elementi in comune con l'incidente che a dicembre ha provocato la perdita di liquido refrigerante dalla Soyuz MS-22.

Potrebbe slittare il lancio della Soyuz d'emergenza
Potrebbe slittare a marzo il lancio della navetta d'emergenza Soyuz MS-23 destinata a riportare sulla Terra dalla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) gli astronauti russi Dimitri Petelin e Sergey Prokopyev e l'americano Frank Rubio, dopo che la Soyuz MS-22 con la quale sarebbero dovuti rientrare è stata danneggiata a metà dicembre, dice ancora Borisov, sul profilo Telegram della Roscomos. Borisov osserva che il lancio finora previsto per il 20 febbraio potrebbe essere posticipato per lo meno agli inizi di marzo, in modo da avere ulteriore tempo per chiarire meglio le cause dell'incidente. Proprio a questo riguardo, Roscosmos pubblica. sempre su Telegram, la prima immagine del foro all'esterno della Soyuz MS-22 da cui si è avuta la perdita di liquido refrigerante. La foto è stata scattata grazie al braccio robotico Canadarm della Iss.

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