Sostituire stufe, caminetti,
caldaie alimentati a biomasse, più inquinanti, con impianti di
riscaldamento di ultima generazione, ad alta efficienza e a
basse emissioni: per incentivare i cittadini umbri, la Regione
mette a disposizione 5,5 milioni di euro nel triennio 2023-2025
aggiungendo un secondo incentivo a quello nazionale erogato dal
Gestore servizi energetici sulla misura "Conto Termico", per
coprire fino al 95% della spesa ammissibile.
Il bando regionale è stato presentato nel corso di una
conferenza stampa a Palazzo Donini alla quale hanno preso parte
il vicepresidente della Regione e Assessore all'Ambiente Roberto
Morroni, l'amministratore unico del Parco 3A-PTA Marcello
Serafini, il direttore generale di Arpa Umbria Luca Proietti, il
direttore regionale all'Ambiente Stefano Nodessi Proietti. A
illustrarne peculiarità e modalità di partecipazione, Alessia
Dorillo, del Parco 3A-PTA, società regionale in house providing
cui la Regione ha affidato l'attuazione e la gestione del bando.
"Un intervento di grande valore - ha sottolineato il
vicepresidente Morroni - che si inserisce nell'articolato quadro
di azioni che la Regione sta portando avanti per la salvaguardia
ambientale. Nel gennaio scorso grazie all'Accordo di programma
integrativo con il ministero dell'Ambiente, abbiamo ottenuto un
finanziamento aggiuntivo di 25 milioni di euro, rispetto ai 4
milioni dello stanziamento iniziale, che ci permettono di agire
lungo una serie di direttrici per dare un contributo fattivo al
miglioramento della qualità dell'aria, con focus principale sul
comprensorio della conca ternana".
"Nell'ambito di tale accordo - ha proseguito il
vicepresidente della Regione -, che prevede tra l'altro una
linea di finanziamento per la riduzione delle emissioni
determinate da impianti di riscaldamento civile a biomassa ed è
estesa a tutto il territorio regionale, la Giunta regionale ha
approvato questo bando, che va ad integrarsi con le azioni
urgenti già previste dal Piano regionale per la qualità
dell'aria, di recente aggiornamento. Al posto degli impianti di
riscaldamento a biomassa legnosa, più inquinanti e meno
efficienti, utilizzare gli impianti più moderni che garantiscono
un incremento dell'efficienza energetica ed emissioni ridotte.
Invitiamo i cittadini umbri a cogliere questa grande
opportunità: daranno il loro contributo al miglioramento
ambientale, potendo avvalersi di un sostegno economico
importante per l'ammodernamento degli impianti di riscaldamento
domestici".
Morroni - è detto in un comunicato della Regione - ha
ringraziato la struttura regionale e tutti gli enti coinvolti
"per il gioco di squadra volto a fare dell'Umbria un modello di
sostenibilità ambientale".
Ad evidenziare l'importanza della sostituzione dei generatori
di calore a biomasse, sono stati Nodessi Proietti e Proietti.
"Questo bando si basa sui dati scientifici dei monitoraggi fatti
dall'Arpa - ha detto quest'ultimo - da cui emerge come tra le
fonti principali della presenza delle polveri sottili nell'aria
che respiriamo, c'è la combustione per il riscaldamento
domestico".
Serafini ha parlato di "un ulteriore tassello della forte
collaborazione e del supporto sempre più ampio che la società
regionale garantisce alla Regione, in particolare per quanto
riguarda le tematiche ambientali, e che dal 1 gennaio 2024 ci
vedrà impegnati anche per il monitoraggio e i controlli relativi
alle caldaie termiche".
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