"Statuto regionale dell'Umbria
1971-2021, mezzo secolo di democrazia" è il titolo di un volume
che riporta, oltre al testo approvato in prima lettura
dall'Assemblea legislativa nel luglio scorso del nuovo Statuto
della Regione, anche gli esiti del lavoro svolto dalla
Commissione consiliare speciale per le 'Riforme statutarie e
regolamentari', anche con i vari incontri tenuti con gli
studiosi, che ha portato ad alcune riforme del testo.
La presentazione si è tenuta oggi nella Sala Brugnoli di
Palazzo Cesaroni a Perugia, sede dell'Assemblea legislativa
dell'Umbria.
Una riforma della Carta costituzionale dell'ente regionale -
è stato ricordato - varata dopo 18 anni dall'ultima modifica di
uno Statuto che proprio tre anni fa, nel 2021, ha festeggiato il
mezzo secolo. Il primo, infatti, è stato deliberato dal
Consiglio regionale nel 1970, mentre il successivo è entrato in
vigore nel 2005, con il quale è stata introdotta anche
l'elezione diretta del presidente della Regione. Lo Statuto del
2005 è stato in più occasioni modificato e dopo cinque decadi
dalla sua prima approvazione, l'attuale consiliatura ha voluto
costituire una apposita Commissione al fine di sottoporre
l'intero testo ad una attenta rilettura, aprendo un confronto
con gli esperti e con le parti sociali.
E' stato il presidente Marco Squarta a portare i saluti
dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, rimarcando tutto l'onore
di essere il presidente del consiglio regionale che ha
presieduto la legislatura che ha modificato lo Statuto.
"Modificarlo - ha detto - è molto difficile perché richiede due
passaggi con maggioranza qualificata e quindi è stato fatto un
grandissimo lavoro con giuristi, esperti, sindaci e si è
arrivati ad un testo condiviso e approvato all'unanimità. In
questo modo si è dato un grande segnale di unità, pensando di
superare le divisioni politiche per il bene e l'interesse dei
cittadini su temi importanti".
Per la presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei,
"il nuovo Statuto è la carta che guiderà per il futuro il nostro
agire sia come Assemblea legislativa che come Giunta regionale".
"Averlo approvato all'unanimità - ha aggiunto - dà il segno del
lavoro approfondito fatto dalla Commissione con tante audizioni.
Le prossime sfide saranno quelle delle riforme in atto che
dovranno essere tutte molto ben soppesate mettendo sempre al
centro l'interesse della regione".
Successivamente è stata illustrata la ricostruzione del
lavoro svolto dalla Commissione (sono stati modificati più di 50
articoli e centinaia di commi), con gli interventi del
presidente Daniele Carissimi e del vicepresidente Andrea Fora.
L'incontro - coordinato da Simone Budelli (Università degli
studi di Perugia) - è stato caratterizzato anche da quattro
relazioni da parte di docenti di varie Università italiane che,
confrontandosi con i membri della Commissione, hanno contribuito
alla stesura del nuovo testo dello Statuto regionale: Emanuele
Rossi (Scuola Universitaria Superiore 'Sant'Anna' di Pisa),
Raffaele Bifulco (Università Luiss 'Guido Carli' di Roma),
Renato Balduzzi (Università Cattolica di Milano), Mario Gorlani
(Università degli studi di Brescia).
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