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Un volume su Statuto dell'Umbria, 'mezzo secolo democrazia'

Un volume su Statuto dell'Umbria, 'mezzo secolo democrazia'

L'Assemblea legislativa ha approvato le ultime modifiche

PERUGIA, 26 gennaio 2024, 18:07

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Statuto regionale dell'Umbria 1971-2021, mezzo secolo di democrazia" è il titolo di un volume che riporta, oltre al testo approvato in prima lettura dall'Assemblea legislativa nel luglio scorso del nuovo Statuto della Regione, anche gli esiti del lavoro svolto dalla Commissione consiliare speciale per le 'Riforme statutarie e regolamentari', anche con i vari incontri tenuti con gli studiosi, che ha portato ad alcune riforme del testo.
    La presentazione si è tenuta oggi nella Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni a Perugia, sede dell'Assemblea legislativa dell'Umbria.
    Una riforma della Carta costituzionale dell'ente regionale - è stato ricordato - varata dopo 18 anni dall'ultima modifica di uno Statuto che proprio tre anni fa, nel 2021, ha festeggiato il mezzo secolo. Il primo, infatti, è stato deliberato dal Consiglio regionale nel 1970, mentre il successivo è entrato in vigore nel 2005, con il quale è stata introdotta anche l'elezione diretta del presidente della Regione. Lo Statuto del 2005 è stato in più occasioni modificato e dopo cinque decadi dalla sua prima approvazione, l'attuale consiliatura ha voluto costituire una apposita Commissione al fine di sottoporre l'intero testo ad una attenta rilettura, aprendo un confronto con gli esperti e con le parti sociali.
    E' stato il presidente Marco Squarta a portare i saluti dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, rimarcando tutto l'onore di essere il presidente del consiglio regionale che ha presieduto la legislatura che ha modificato lo Statuto.
    "Modificarlo - ha detto - è molto difficile perché richiede due passaggi con maggioranza qualificata e quindi è stato fatto un grandissimo lavoro con giuristi, esperti, sindaci e si è arrivati ad un testo condiviso e approvato all'unanimità. In questo modo si è dato un grande segnale di unità, pensando di superare le divisioni politiche per il bene e l'interesse dei cittadini su temi importanti".
    Per la presidente della Giunta regionale, Donatella Tesei, "il nuovo Statuto è la carta che guiderà per il futuro il nostro agire sia come Assemblea legislativa che come Giunta regionale".
    "Averlo approvato all'unanimità - ha aggiunto - dà il segno del lavoro approfondito fatto dalla Commissione con tante audizioni.
    Le prossime sfide saranno quelle delle riforme in atto che dovranno essere tutte molto ben soppesate mettendo sempre al centro l'interesse della regione".
    Successivamente è stata illustrata la ricostruzione del lavoro svolto dalla Commissione (sono stati modificati più di 50 articoli e centinaia di commi), con gli interventi del presidente Daniele Carissimi e del vicepresidente Andrea Fora.
    L'incontro - coordinato da Simone Budelli (Università degli studi di Perugia) - è stato caratterizzato anche da quattro relazioni da parte di docenti di varie Università italiane che, confrontandosi con i membri della Commissione, hanno contribuito alla stesura del nuovo testo dello Statuto regionale: Emanuele Rossi (Scuola Universitaria Superiore 'Sant'Anna' di Pisa), Raffaele Bifulco (Università Luiss 'Guido Carli' di Roma), Renato Balduzzi (Università Cattolica di Milano), Mario Gorlani (Università degli studi di Brescia).
   

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