La Corte d'appello di Perugia ha
assolto oggi, a oltre dieci anni dall'inizio delle indagini, gli
imputati coinvolti nel processo sul cosiddetto buco di bilancio
del Comune di Spoleto.
Fra gli imputati, accusati di aver commesso una serie di
illeciti in danno all'amministrazione comunale presso cui
prestavano servizio, c'era Brunella Brunelli, all'epoca dei
fatti responsabile del Gruppo di attività omogenee bilancio e
programmazione dell'Ente, accusata di falso in atto pubblico. La
sentenza è stata resa nota dallo studio legale dell'avvocato
David Brunelli, suo difensore. Il tribunale di Spoleto,
all'esito del primo grado di giudizio, aveva assolto Brunella
Brunelli dalla quasi totalità delle accuse, condannandola per un
solo episodio per aver apposto il visto contabile su una
determina. Oggi la sentenza della Corte d'appello che l'ha
completamente assolta.
"La dottoressa Brunelli ha da sempre sostenuto la piena
correttezza del suo operato per il Comune di Spoleto" ha
ricordato l'avvocato David Brunelli. "Ha però dovuto rispondere
- ha aggiunto - di accuse, anche infamanti, che già il tribunale
aveva in gran parte escluso. Ora la Corte d'appello, con una
sentenza molta attenta e scrupolosa, l'ha assolta anche per il
residuo addebito, collegato ad un errore formale nella procedura
telematica. Esprimo piena soddisfazione per questo risultato e
sono sicuro che da oggi la mia assistita riacquisterà la
serenità e la dignità che il processo sentiva averle tolto".
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