In tema di cambiamento climatico
"è molto importante avere una strategia internazionale. Il clima
è un bene comune, l'acqua è un bene comune ed è quindi
fondamentale andare tutti nella stessa direzione, perché quando
si tratta di beni comuni e di beni globali tutti devono fare la
loro parte": così l'ambasciatore di Francia in Italia, Christian
Masset, nella lectio magistralis all'Università per Stranieri di
Perugia. "Transizioni climatiche e relazioni internazionali" e
gli "strumenti di diplomazia climatica volti all'attuazione e
rafforzamento dell'Accordo di Parigi" sono stati i temi al
centro del suo intervento.
La lectio magistralis è stata preceduta da un'introduzione di
Teresa Gualtieri, presidente nazionale della Federazione
italiana club e centri per l'Unesco e seguita da quelli di
Valerio De Cesaris, rettore dell'Ateneo, e di Francesco Paola,
presidente della Riserva mondiale della biosfera Unesco del
Monte Peglia.
"Sono molto lieto di essere stato invitato oggi a parlare di
cambiamento climatico e di tutto lo sforzo diplomatico che c'è
stato per costruire un quadro internazionale" ha detto
l'ambasciatore. Che quindi ha parlato della necessità di
"rialzare l'ambizione" su quello che aveva previsto l'Accordo di
Parigi perché "gli impegni presi vanno tutti nella buona
direzione, ma è stato detto che ogni cinque anni andavano
rivisti gli obiettivi".
"L'Unione Europea - ha detto ancora Masset - oggi ha preso
impegni più ambiziosi perché a Parigi aveva parlato di riduzione
del 40 per cento di emissioni entro il 2030, dopo Glasgow si è
impegnata a fare meno 55 per cento e oggi ha detto meno 57 per
cento di emissioni entro il 2030. In questo campo l'Unione
Europea ha una azione guida".
L'ambasciatore ha poi parlato dell'importanza degli strumenti
finanziari per aiutare i Paesi che non hanno le capacità di
andare in questa direzione".
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