"Avremmo potuto salvarle tutte,
perché la nave ha resistito per parecchie ore, benché rovesciata
su un fianco. Se ci fosse stata l'autorità a bordo". Gregorio De
Falco, ex capo della sezione operativa della capitaneria di
porto di Livorno, lo sottolinea nella quindicesima puntata,
'Concordia, l'inchino fatale. Una tragedia che si poteva
evitare', di 'Ossi di Seppia, quello che ricordiamo' dall'11
gennaio su RaiPlay. De Falco ricorda le drammatiche ore fra
caos, paura, passeggeri che si gettavano in mare per salvarsi ed
altri che sono rimasti intrappolati all'interno della Costa
Concordia, a dieci anni dal naufragio della nave.
E' il 13 gennaio del 2012: la Costa Concordia, in navigazione
da Civitavecchia a Savona per una crociera nel Mediterraneo,
finisce contro gli scogli delle Scole, davanti all'Isola del
Giglio.
A bordo ci sono 4232 passeggeri e nessuno di loro viene
informato dell'urto. Circa un'ora dopo l'impatto la nave inizia
ad inclinarsi, mostra uno squarcio lungo oltre 50 metri sul
fianco sinistro e si allaga in pochi minuti fino a un totale
blackout.
Sulla scena intervengono circa cinquanta unità navali e otto
elicotteri e già con le prime ore dell'alba emerge chiaramente
che il naufragio è avvenuto per un errore umano. "Come un
animale mitologico - racconta De Falco - la nave riversa sulla
costa dell'isola del Giglio mostra la pancia lacerata,
squarciata. Nella società di oggi qualunque atto, anche modesto,
di piccola scelleratezza si riversa sulla globalità in maniera
del tutto imprevedibile…immedesimarsi nel destino degli altri è
l'unico modo per far bene il proprio ruolo, per far in modo che
le aspettative del proprio ruolo non vadano deluse e non
deludano te stesso". Nel naufragio muoiono 32 persone e decine
sono quelle ferite. Il comandante Francesco Schettino viene
condannato a 16 anni.
"Ossi di Seppia, quello che ricordiamo", la prima serie tv
non fiction dell'era post pandemia, prodotta da 42° Parallelo, è
una esplorazione emozionale del passato che, in ventisei puntate
e altrettanti eventi (che si avvalgono del repertorio tratto
dalle Teche Rai e dagli archivi fotografici) ripercorre quei
fatti che hanno caratterizzato la storia del nostro Paese.
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